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Excavation

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  • Emilia-Romagna
  • Province of Parma
  • Parma

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel corso di uno scavo preventivo a Vicofertile sono state individuate un’area insediativa e una necropoli di epoca neolitica. In una sepoltura è stata rinvenuta una statuina femminile (lunga 20 cm), raffigurante la dea madre e risalente alla metà del V millennio a.C. (cultura dei Vasi a Bocca Quadrata). Essa fa parte del corredo funerario di una donna matura; era posta davanti al viso della defunta, al di sopra del suo braccio sinistro piegato. Nella stessa sepoltura erano anche un vasetto con imboccatura quadrata e uno con stretto orlo svasato, a imitazione del tipo di vaso di origine peninsulare (“ollette tipo Serra d’Alto”). La statuetta, di ceramica d’impasto nero mal cotta, raffigura una donna seduta, con il volto ovale, i capelli lunghi, il busto esile con i seni triangolari, le braccia piegate con le mani che si congiungono all’altezza della vita. La parte inferiore è massiccia, con le gambe piegate. Le dita delle mani e il trattamento della capigliatura indicano una particolare cura nella realizzazione. Si tratta della prima statuina rinvenuta in un contesto sepolcrale neolitico in Italia settentrionale.
    Affiancano la tomba della donna quattro sepolture maschili: a destra quella di un bambino (7-8 anni) con due asce di pietra levigata, a sinistra quella di un giovane (20 anni) con una lama di ossidiana e una piccola ascia mentre le sepolture dei due giovani – poste a maggior distanza – non hanno corredo. Tutti i defunti sono posti nella tipica posizione neolitica, rannicchiata sul fianco sinistro, col capo ad est e il volto verso sud. L’eventuale rapporto tra le sepolture deve essere ancora indagato, ma è innegabile la centralità di quella femminile.
    Il rinvenimento rientra in uno studio sistematico sulle necropoli neolitiche emiliane avviato dalla Soprintendenza in collaborazione con antropologi e con l’ausilio di metodologie di indagine innovative che prevedono studi paleopatologici e paleonutrizionali. (Maria Bernnabò Brea)

Director

Team

  • Loredana Salvadei - Sezione di Antropologia del Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” di Roma
  • Paola Iacumin - Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Parma
  • Coop. Ar/S Archeosistemi di Reggio Emilia
  • Maria Bernabò Brea - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna

Research Body

  • Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Parma
  • Sezione di Antropologia del Museo Preistorico Etnografico "L.Pigorini" di Roma
  • Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna

Funding Body

  • Soc. CORIS r.s.l.

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