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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel febbraio 2006 sulla parete lievemente aggettante di una rupe furono individuate dal prof. Aurelio Manzi una figura antropomorfa e almeno tre figure geometriche, dipinte in rosso, e inoltre due segni cruciformi martellinati. Ulteriori sopralluoghi, effettuati dal prof. Manzi e da chi scrive nell’agosto 2007, hanno permesso di individuare alla base della roccia, subito al di sotto delle pitture, un masso (lung. 2,34, larg. 1,38 m) con la superficie superiore lievemente inclinata da est a ovest; tale superficie è fortemente levigata per circa 2/3 nella fascia vicina alla parete rocciosa. Inoltre presso l’estremità orientale di tale masso sono incise due piccole croci e un cerchio con una “X” inscritta.

    Una breve campagna condotta nel mese di agosto ha permesso di individuare altre raffigurazioni: 1) presso la parte occidentale della parete tre croci e due segni irregolari dipinti in rosso; 2) un po’ più a est una figura a forma di pugnale sempre dipinta in rosso e un segno irregolare inciso; 3) presso l’estremità est una serie di croci e un probabile antropomorfo ottenuti con lo scavo di un solco o a martellina. Tutte le figure sono state rilevate graficamente (mediante fogli trasparenti tipo crystal) e con fotografia digitale, elaborata poi in AUTOCAD.

    E’ stato inoltre scavato il terreno in corrispondenza delle raffigurazioni e tutto intorno e sotto al masso, ma non è stato trovato alcun reperto, né alcuna traccia di deposito antropico.

    L’aspetto più interessante del contesto è costituito dal fatto che, proprio in corrispondenza dell’estremità del masso interessata dalle incisioni, nella parete contigua sono incise due croci e vi è un tratto di parete è fortemente levigato. Tutto sembra indicare che:

    a) la superficie del masso fosse usata come banco o “letto” per persone che, singolarmente, dovevano sdraiarvisi accostate alla parete; tale operazione, reiterata moltissime volte, deve aver provocato la levigatura del masso, per una larghezza corrispondente a quella di una persona media;

    b) la levigatura sulla parete verticale, all’incirca all’altezza della testa del “letto”, sembra dipendere da uno sfregamento effettuato soprattutto con la mano destra dalle persone sdraiate, con la testa rivolta verso est;

    c) tali caratteristiche sembrano corrispondere perfettamente a quelle tipiche di un rito di incubatio, cioè a una seduta magico-religiosa che poteva implicare il sonno terapeutico (in Abruzzo è ben noto, in epoca storica, il caso della Grotta di Ciccio Felice, nel Fucino);

    d) poiché la tecnica e la tipologia delle pitture e delle incisioni corrispondono a quelle finora note per un periodo che va dal Neolitico all’Età dei metalli, il sito si configura come un possibile luogo di culto preistorico.

  • Tomaso Di Fraia - Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Scienze Archeologiche 

Director

Team

  • Marco Serradimigni - Università degli Studi di Siena
  • Marta Colombo - Università degli Studi di Pisa
  • Gianna Giannessi Di Fraia

Research Body

  • Università degli studi di Pisa, Dipartimento di Scienze Archeologiche, Sezione di Preistoria

Funding Body

  • Comunità Montana Medio Sangro – Aventino, Zona R, di Quadri (CH)

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