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Excavation

  • Castellina – Fatt. Vetricella
  • Scarlino Scalo
  •  

    Tools

    Credits

    • The Italian Database is the result of a collaboration between:

      MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

      ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

      AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

    • AIAC_logo logo

    Summary (Italian)

    • Il sito in oggetto, indagato archeologicamente a partire dal mese di settembre 2007, è situato al centro della pianura retrostante il golfo di Follonica, ai piedi dei rilievi dei Monti d’Alma su cui sorge anche il centro abitato di Scarlino. Questa attività di scavo fa parte di un più ampio progetto di archeologia dei paesaggi esteso a tutto il territorio comunale di Scarlino e maturato nell’ambito del processo di elaborazione di una cartografia archeologica della Provincia di Grosseto (direzione scientifica Prof. Stefano Campana). Lo scavo archeologico della Castellina si colloca nel centro del territorio oggetto di studio ed è stato scoperto per la prima volta nel 2005 durante attività di ricognizione archeologica aerea, in occasione delle quali si era riconosciuta un’anomalia (tipo crop-mark) costituita da tre tracce circolari concentriche.

      L’interesse suscitato dall’individuazione di questa anomalia sul terreno si è accresciuto con i primi approfondimenti a terra, dove le tracce viste dall’aereo hanno corrisposto ad una superficie di terreno rialzata, di forma circolare, al cui interno è stata recuperata una sorprendente concentrazione di manufatti ceramici. L’analisi dei reperti rinvenuti ha consentito di definire una datazione preliminare all’età Altomedievale, tra l’età Carolingia e il primo secolo dopo il Mille (range cronologico ipotizzato: IX-XI secolo d.C.).

      La conformazione del terreno, la presenza di tre cerchi concentrici connessi a possibili fossati difensivi e la cronologia suggerita dai resti archeologici hanno contribuito a determinare l’ipotesi di ricerca di trovarsi di fronte ad un castello medievale di pianura, eccezionale nel panorama storico-archeologico nazionale per posizione, conformazione e cronologia.
      Queste valutazioni hanno spinto da subito ad avviare i maggiori approfondimenti di indagine possibili, sia dalla superficie che, in ultimo, indagando il sottosuolo. Dall’estate 2005 su quest’area sono stati eseguiti numerosi sopralluoghi archeologici e prospezioni geofisiche per raccogliere il più alto numero di dati su presenza, posizione e consistenza delle evidenze archeologiche sepolte: in collaborazione con numerosi specialisti e Istituti di ricerca sono state avviate attività di misurazioni gradiometriche, prospezioni con geo-radar, rilievi geo-elettrici, nonché ricognizioni eseguite da ricercatori e studenti dell’Università di Siena. I dati raccolti ci hanno permesso di elaborare un quadro completo del potenziale archeologico del sito e di avviare una prima verifica archeologica nel settembre 2007, seguita nell’ottobre 2008 da una seconda campagna di scavo. Le maggiori evidenze archeologiche portate in luce parlano di un possibile insediamento costituito per la maggior parte da strutture in legno e terra, cinto da fossati scavati nel terreno e difesi da separazioni come palizzate o recinti: si tratta di indizi che testimoniano di un possibile insediamento fortificato in legno e terra, dove non è ancora arrivato quell’uso della pietra che sarà caratteristico dei castelli successivi.

    • Lorenzo Marasco - Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento, Università degli Studi di Siena 

    Director

    • Stefano Campana - Università di Siena, Topografia Antica e Università di Cambridge, Faculty of Classics

    Team

    Research Body

    • Università degli Studi di Siena

    Funding Body

    • Comune di Scarlino

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