Summary (Italian)
All’incrocio tra via Viticella e via Verdi, è stato messo in luce un battuto stradale il cui livello più antico è datato ad età ellenistica dal materiale contenuto nello strato di abbandono. Un frammento di gocciolatoio a protome leonina, la ceramica a vernice nera e vernice nera suddipinta, le coppette miniaturistiche lasciano, inoltre, ipotizzare la presenza nell’area di un luogo di culto, forse sulla collina sovrastante la piana.
Nello stesso luogo è stata rinvenuta una piccola necropoli di età augustea, dove si osserva una particolare cura per i cinerari, protetti da una fodera di piombo, va invece sottolineato il rinvenimento dei resti di una villa, della quale si sono scavati due ambienti ed il cui abbandono è segnato dall’impianto di una tomba tardo-antica in blocchi di tufo.
A valle di quest’ultimo edificio, i saggi di scavo preliminari alla realizzazione di una lottizzazione hanno posto in evidenza i ruderi di un’altra villa che si sviluppa su un fronte di oltre m 50. Il complesso era collegato alla Via Campana da un diverticolo in terra battuta fiancheggiato da mausolei funerari; tutta la zona circostante è impegnata da gruppi di sepolture spesso sconvolte e sempre prive di corredo, probabilmente da attribuire agli schiavi che lavoravano il fondo annesso all’edificio.
- Stefano De Caro - Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta 
Director
- Costanza Gialanella - Soprintendenza dei Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta
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