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Excavation

  • Aquinum
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  • Aquinum
  • Italy
  • Lazio
  • Province of Frosinone
  • Castrocielo

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La terza campagna di scavi (Giugno e Luglio 2011) nell’area urbana di Aquinum (San Pietro Vetere, Castrocielo-FR-) ha visto la partecipazione di studenti, archeologi specializzati e specializzandi dall’Università del Salento e da altre Università italiane, e la presenza, anche quest’anno, del CNR di Roma.

    Lo scavo ha riguardato principalmente l’allargamento del saggio dell’area delle terme pubbliche.

    Nel corso della campagna sono stati acquisiti nuovi dati sull’articolazione delle terme e le sue fasi di vita: è stato indagato interamente un ambiente, caratterizzato da tubuli, suspensurae e da un preafurnium sul lato ovest, da interpretare con certezza come un calidarium, collegato a N ad un altro ambiente riscaldato, più piccolo, definibile come tepidarium. I diversi marmi in situ e i resti delle strutture hanno permesso di ricostruire l’aspetto originario-pregevole dell’ambiente, caratterizzato da un rivestimento, sia sul pavimento che sulle pareti, di marmi colorati.

    Particolarmente interessante è stata l’indagine integrale dell’ambiente F, le cui murature appartengono a diverse fasi. Dopo l’asportazione del piano pavimentale lo spazio, di forma quadrangolare, stato utilizzato forse come immondezzaio nella fase di abbandono o rifunzionalizzazione delle terme. La sequenza stratigrafia dell’ambiente è fondamentale per la comprensione delle fasi di vita del complesso, grazie alla notevole quantità di reperti ceramici la cui cronologia va dal I sec. a.C. fino al IV sec. d.C.

    Nel settore nord dello scavo sono stati individuati i limiti del complesso termale, delimitato da un decumano orientato E-O. La strada presenta vari interventi di restauro sulle crepidines ed è quasi interamente basolata, ad eccezione di un breve tratto glareato.

    Ne settore est lo scavo è stato ulteriormente allargato scoprendo un grande ambiente con mosaico bicromo a tessere bianche e crocette nere, caratterizzato molto probabilmente da due diverse fasi. Sotto il pavimento correva l’impianto di distribuzione dell’acqua. Connesso a quest’ultimo, nella parte centrale si trova una piccola vasca originariamente rivestita in marmo, interpretabile come resti di una fontana o un bacino lustrale. A nord e sud vi sono altri due ambienti, non ancora indagati interamente. I muri in opus latericium avevano un rivestimento in lastre marmoree, come del resto molti degli ambienti finora messi in luce. Sull’angolo SE del muro è stata rinvenuta una tomba, costruita con materiale architettonico di riutilizzo e coperta con un bipedale proveniente da uno degli ambienti riscaldati. All’interno della tomba vi erano numerose resti scheletrici non in connessione, pertinenti almeno a 5 bambini dell’età compresa tra 1 e 6 anni. Unico indizio cronologico per proporre una datazione della sepoltura è rappresentato d una moneta rinvenuta in stratigrafia, databile al V sec. d.C.

  • Giovanni Murro - Università del Salento 

Director

  • Giuseppe Ceraudo

Team

  • Giuseppe Romagnoli
  • Giuseppe Ceraudo - Università del Salento, Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LabTAF)

Research Body

  • Università del Salento, Dipartimento di Beni Culturali

Funding Body

Images

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