Un monumento funerario di tipo megalitico è stato rinvenuto a Salve, località Masseria Profichi.

Si tratta di una cassa litica con deposizioni umane, posta sul margine orientale di una grande struttura rettangolare fatta da pietre di medie dimensioni che misura mq 190 circa ed è marginata lungo il lato meridionale da un muro di 14 m (allegato 3B) interrotto da una strada comunale: questa sembra aver diviso in due quello che doveva essere un unico monumento. All’esterno del muro, infatti, nello spazio ristretto che rimane tra questo e la massicciata della strada, è stata messa in luce una superficie con pietre al cui interno è una buca cultuale contenente un vaso gemino tipo Gaudo rotto quasi a metà e una fossa in asse con la cassa litica.

Il tutto era coperto da un tumulo (denominato tumulo 7) di terra e pietre e la datazione dovrebbe cadere nella seconda metà del III millennio a.C. dal momento che gli elementi di corredo sono in tutto simili a quelli rinvenuti a Grotta Cappuccini di Galatone.

Le deposizioni erano disposte su piani perfettamente orizzontali ognuno separato da un livello di pietre. Non è stata rilevata alcuna connessione anatomica dal momento che si tratta di deposizioni secondarie, tranne qualche eccezione: alcune articolazioni degli arti e un unico individuo posto alla base che deve anche essere stato il primo a essere sepolto insieme a un altro la cui connessione è più dubbia.

Il corredo era costituito da forme vascolari molto frammentarie, vaghi di collana in osso o conchiglia e una punta di freccia.