Lo svuotamento della cista del tumulo 7 ha permesso il ritrovamento di tre vasi con resti incinerati posti alla base, separati uno dall’altro da pietre e accuratamente occultati da uno spesso pacco di terreno, al di sopra del quale erano state deposte le inumazioni trovate negli anni scorsi. Si spiega, così, la funzione della struttura di combustione usata presumibilmente per bruciare i resti umani raccolti nei vasi alla base della cista.

Di grande interesse, dunque, i risultati acquisiti con questa campagna di scavo che ha rivelato la coesistenza, nel medesimo monumento, di incinerazione e inumazione, restituendo nuovi dati sui comportamenti funerari del III millennio.

La campagna di scavo 2009 ha interessato, inoltre, due altri tumuli individuati durante la ricognizione svolta nel 2008, denominati Tumulo 8 e Tumulo 9.

Il Tumulo 8 si è rivelato un accumulo casuale di pietre privo di interesse archeologico.
Diverso è il discorso per il Tumulo 9 poco distante dalla Masseria Don Cesare. Quest’ultimo presenta una forma ellittica e occupa un’area di 6×9m. La struttura è caratterizzata da un accumulo di pietre e terra alto circa 60 cm rispetto al piano di campagna. Alla base, sulla roccia, era una piattaforma di forma ovale costituita da pietre di dimensioni e morfologia varie. Il materiale archeologico è costituito da frammenti ceramici e da resti umani sparsi al centro del tumulo subito sotto lo strato superficiale di terra e pietre. Interessante è la presenza di alcuni frammenti di cranio combusti.

La ricognizione svolta nel mese di settembre 2009 ha portato all’individuazione di altri tumuli nel territorio di Salve, soprattutto nei pressi di Masseria Spigolizzi, alcuni dei quali andrebbero indagati per una migliore conoscenza del fenomeno.