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Excavation

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  • Province of Isernia
  • Pietrabbondante

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La campagna 2017 ha previsto la prosecuzione di scavi in estensione presso l’Aerarium e i Sacelli del Santuario Orientale e presso la zona N.

    Le indagini presso l’Aerarium hanno permesso di confermare l’esistenza di una fase di frequentazione di IV secolo a.C., precedente la costruzione del tempio (ultimi decenni III secolo a.C.).
    Il settore centrale è caratterizzato dalla presenza di un interro costituito da materiali eterogenei e da armi sistemate in aree circoscritte. L’interro può essere considerato un’azione volontaria svoltasi al termine di un pasto rituale, come testimoniato dalla presenza di numerosi ossi animali. A seguito di tali pratiche sarebbe avvenuto il seppellimento dei materiali, verosimilmente recuperati da edifici distrutti al passaggio delle truppe annibaliche. Il riempimento oblitera un piano di cantiere relativo alla costruzione dell’Aerarium di cui è stato possibile individuare livelli di argilla frammista a calce.

    Nel settore meridionale è stato possibile riconoscere la presenza di una struttura che si estende oltre i limiti di scavo, obliterata a seguito della costruzione del tempio. Nelle stratigrafie di interro si riconoscono tracce di un rituale di chiusura: su un piano di scaglie in pietrame furono sistemati ex voto e resti di un pasto, comprovato dalla presenza di coltelli, spiedi e ossi animali. Il ritrovamento più importante si riferisce ai resti di 5 supporti in bronzo conformati a zampa equina che sorreggevano un piano circolare in bronzo, di cui sono stati recuperati 11 frammenti. Le zampe e i frammenti del ripiano risultano rotti in antico e sistemati in terra insieme agli ossi e agli altri oggetti. All’interno dell’Aerarium sono stati eseguiti due sondaggi in corrispondenza dei muri d’anta interni. In entrambi i casi sono stati messi in luce tratti di murature pertinenti ad una struttura a pianta quadrangolare (5 × 5 m). All’interno del saggio A è stata intercettata una fossa dalla quale provengono resti della pavimentazione e degli intonaci pertinenti al sacello più antico e 54 monete in bronzo e argento, che datano il riempimento alla fine del III secolo a.C. Due oboli in argento rinvenuti in corrispondenza delle murature del sacello, confermano la frequentazione dell’area a partire dal IV secolo a.C.

    L’indagine archeologica estensiva ha riguardato l’area pertinente il Sacello rinvenuto nel 2016 dove è stata messa in luce una struttura molto estesa e con diverse fasi di frequentazione che si protrassero fino al V secolo d.C. L’edificio si compone di tre ambienti contigui e delle medesime dimensioni, circondati esternamente da un muro che delimita un camminamento sui lati N, E e O. È stato possibile appurare come una parte consistente della struttura fosse realizzata in tufo grigio di provenienza campana nella prima fase di frequentazione. È stata ultimata l’indagine nei sacelli B e C. In quest’ultimo è stato possibile individuare numerose analogie con il vano C della cd. Piccola Stoà sia cronologiche sia nella resa del pavimento di ultima fase che presenta un ampio risparmio di forma rettangolare situato nella porzione centrale dell’ambiente, probabilmente occupato da un basamento di statua.

    Nella zona N si è continuato ad indagare l’ambiente posto nell’angolo NE ampliando il saggio verso SE. È emerso il piano di calpestio realizzato con tessellato laterizio.

    Didascalie
    1. Planimetria generale
    2. Supporti e ripiano in bronzo rinvenuti nelle strutture ad est dell’Aerarium
    3. Spallaccio in bronzo rinvenuto presso le strutture ad est dell’Aerarium
    4. Veduta aerea dei Sacelli del Santuario Orientale in corso di scavo

Director

  • Adriano La Regina - Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Team

  • Anna Dionisio-Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte
  • Palma D’Amico- Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte
  • A. Celant- Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma “La Sapienza”.
  • D. Magri- Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma “La Sapienza”.
  • Adriano La Regina - Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte
  • Damiano Santillo - Isernia, H.E.R.A. sr
  • U. Thun Hohenstein- Università di Ferrara

Research Body

  • Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Funding Body

  • Comune di Pietrabbondante
  • Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

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