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Excavation

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  • Italy
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  • Province of Isernia
  • Pietrabbondante

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La campagna 2015 ha previsto la prosecuzione di scavi in estensione presso l’ Aerarium, le zone N e DN, la realizzazione di 5 saggi stratigrafici presso la domus publica, il restauro del portico della domus e degli ambienti annessi, delle sedute del teatro e del muro della cella del tempio B.

    Il saggio 1 nei vani 14 e 15 ha riportato in luce un pavimento in signino ascrivibile alla prima fase di frequentazione (fine I a.C.) e confermato l’aggiunta del complesso termale durante la seconda fase (I-II d.C.). Il saggio 2, presso la canalizzazione esterna, ha consentito di completare il ripristino del drenaggio grazie al ristabilimento della pendenza originaria nella zona 27 e tramite la posa di un tubo drenante al di sopra della pavimentazione del tratto di canale che segue in parallelo il muro di facciata della domus (zona 24). Lo scavo ha evidenziato due quote d’uso della canalizzazione.

    Il saggio 3 nel vano 7 ha confermato l’esistenza del collegamento tra il canale esterno e il sistema di canalizzazioni interno alla domus.

    Il saggio 4 presso il pozzo della stoà ha previsto lo smontaggio parziale della struttura, in seguito ricostruita fino al piano di appoggio della quinta base di colonna. Il riempimento era costituito da alcuni recipienti ceramici, oggetti di legno, reperti vegetali e osteologici. L’entità dei campioni chiarirà la destinazione d’uso: se funzionale all’approvvigionamento d’acqua o connessa a rituali.

    Il saggio 5 è stato realizzato per assicurare il deflusso delle acque e preservare le strutture del portico grazie alla posa di un tubo drenante all’interno della canalizzazione antica che percorre l’ambiente 26 F e ne fuoriesce con andamento parallelo al braccio occidentale del porticato.

    Lo scavo dell’ Aerarium ha consentito di ultimare l’indagine dell’ala est con il raggiungimento del suolo vergine e di individuare una canalizzazione la cui funzione è da porre in relazione a specifiche pratiche rituali. Nell’ala ovest è stata completata l’asportazione degli strati di crollo recuperando parte della decorazione parietale e reperti relativi alla cerimonia di chiusura che ha interessato il complesso (fine II-inizi I secolo a.C.). Lo scavo dell’ambulacro esterno ha evidenziato la presenza del muro di contenimento che circonda la struttura a est e a nord. Nella porzione occidentale del camminamento, al di sopra degli strati di crollo, è stato individuato un cospicuo quantitativo di ossa animali e ceramica. In alcuni punti è stato possibile isolare dei nuclei di oggetti interpretabili come resti di rituali espletati al di sopra delle rovine (I a.C./I d.C.).

    Nella zona DN l’allargamento verso nord ha chiarito l’andamento delle strutture intercettate nel 2014. Il rinvenimento di cinturoni bronzei, di un puntale di spada e di materiali di pregio ha consentito di avvalorare l’ipotesi che riconosce nel complesso un heroon.

    L’attività di scavo nella zona N si è concentrata nell’angolo NE dove è stata individuata una struttura con due diversi livelli pavimentali sui quali si imposta un pozzo, chiuso da una lastra calcarea con foro centrale. Si è potuta inoltre accertare la presenza di un piano di cantiere che risulta attualmente inclinato per i dissesti geologici che ha subito l’area.

    Didascalie
    1. Planimetria generale
    2. Sandalo in legno rinvenuto all’interno del pozzo della Stoà
    3. Veduta della Stoà dopo il restauro
    4. Zona DN. Veduta generale dell’area di scavo

  • Palma D´Amico 

Director

  • Adriano La Regina - Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Team

  • AIVIEWGROUP, Roma
  • Anna Dionisio, Dr. di ricerca in Etruscologia e Antichità Italiche.
  • Palma D’Amico, Dipl. di Specializzazione in Archeologia.
  • Vincenzo Di Perna, Isernia
  • Benito Di Marco, Chieti

Research Body

Funding Body

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