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Excavation

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  • Pietrabbondante

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La campagna 2016 ha previsto la prosecuzione di scavi in estensione presso l’Aerarium e la cd. Piccola Stoà, le zone N e DN e la realizzazione di un saggio presso il Santuario Orientale.

    Nella zona DN lo scavo ha interessato il margine sud-orientale e ha permesso di intercettare tre setti murari, confermando lo sviluppo del complesso verso la terrazza SO.

    Nella zona N è preseguita l’indagine nell’ambiente SE, concentrandosi sullo scavo del pozzo al suo interno il cui riempimento ha rivelato la presenza di pietrame sistemato per dismettere la struttura ovvero per impedirne il crollo. Si segnala la presenza di uno scalpello in ferro da mettere in relazione al cantiere di lavorazione delle lastre.

    Le indagini presso il Santuario Orientale si sono concentrate presso l’ambiente C della cd. Piccola Stoà. Lo scavo del vano ha previsto la rimozione delle stratigrafie di crollo e l’individuazione di due livelli di preparazione pavimentale e di lacerti di pavimento relativi all’ultima fase di frequentazione. Al di sotto della preparazione è stato intercettato uno strato in pietrame sistemato in modo regolare e interpretabile come resti di crollo relativo alla prima fase di vita. Al di sotto di tale strato sono visibili frammenti di pavimentazione che continuano al di sotto del muro ovest, verso il vano B, lasciando ipotizzare una diversa partizione dell’edificio durante la prima fase di frequentazione.

    Le indagini presso l’Aerarium si sono concentrate nella porzione orientale dove erano già state individuate stratigrafie relative alla fase di IV-III secolo a.C. È stato messo in luce uno strato argilloso corrispondente al banco naturale sul quale poggiano le murature e al di sopra del quale è visibile uno strato compatto con pietrame e tracce di calce relativi a un piano di cantiere. I muri, con tessitura molto irregolare, dovevano ricreare una sorta di recinto riempito con materiali pertinenti ai crolli di una struttura precedente e sfuggiti alla distruzione. Il riempimento risulta contemporaneo all’edificazione dell’Aerarium come conferma una moneta databile agli ultimi decenni del III secolo a.C. L’ipotesi che le murature non corrispondano ad un edificio sembra essere confermata dall’assenza di un piano pavimentale e dal fatto che i materiali siano stati posizionati in modo ordinato all’interno del riempimento.

    L’ultima area oggetto di indagini è situata a poca distanza dalla cd. Piccola Stoà all’interno della quale un sondaggio ha consentito di intercettare un sacello pertinente ad una struttura più ampia. La stanza presenta al centro, impostato sul muro di fondo, il basamento di una statua di culto, al di sopra e ai lati del quale sono stati rinvenuti frammenti architettonici in tufo. Di fronte al basamento sono presenti i resti di un piccolo altare in pietra calcarea. L’ambiente era occupato da uno strato di pietrame frammisto a tegole in cui sono state rinvenute 149 monete in bronzo e 1 in argento, lucerne, lamine in piombo e oro, frammenti di una statuetta in marmo, ossa animali, ampolle in vetro. L’eccezionalità della scoperta è rappresentata dai materiali ascrivibili a un rituale pagano di abbandono dell’area e dalla moneta del 407-408 d.C. che rappresenta la testimonianza più tarda di frequentazione del sito.

    Didascalie
    1. Planimetria generale
    2. Piccola Stoà. Veduta dell’ambiente C in corso di scavo
    3. Sacello del Santuario Orientale, veduta dell’area di scavo
    4. Moneta di Onorio (407-408 d.C.) rinvenuta nel sacello

  • Palma D’Amico – Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte 

Director

  • Adriano La Regina - Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Team

  • Daniela Fardella, Dr. di ricerca in Etruscologia e Antichità Italiche
  • Palma D’Amico – Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte
  • CISTeC, Centro di Ricerca Scienza e Tecnica per la Conservazione del Patrimonio Storico-Architettonico, Università di Roma “La Sapienza”

Research Body

  • Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Funding Body

  • Comune di Pietrabbondante
  • Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

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