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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • All’inizio dei lavori, dopo un operazione di messa in sicurezza dell’intera area di indagine, si è operato un sensibile ampliamento dell’area di scavo. Il settore compreso tra il limite nord della pavimentazione/basamento individuata nel 2010 e il muro perimetrale del Palazzo dei Colonnelli è risultato interessato da opere di canalizzazione delle acque, realizzate in una fitta sequenza di costruzione e dismissione di pozzetti, condutture che hanno profondamente intaccato il deposito stratigrafico e, sulla base dei reperti rinvenuti, sono state attive fino al 1943/45.

    L’andamento e la pendenza delle condutture in laterizi e ardesia indica un complesso sistema di raccolta delle acque dagli elevati del Palazzo dei Colonnelli e un successivo deflusso verso ovest, in direzione di una cisterna o di scarichi probabilmente esterni alla Cittadella. Il muro perimetrale del Palazzo dei colonnelli è risultato rifasciato da una struttura ad esso esterna e parallela, avente il medesimo andamento. Le due strutture erano separate da un’intercapedine. L’intera sequenza delle attività di realizzazione e dismissione delle strutture idrauliche è stata realizzata tagliando un potente strato di materiale detritico, presente sull’intera area, anche al di sotto del pavimento/basamento.

    Si è quindi deciso di rimuovere il basamento e la sua spessa preparazione. Risulta indubbio che la funzione di questa struttura era collegata alla esigenza di movimentare, ancorare e mettere in posizione pezzi di artiglieria, nell’ambito della vita della fortezza del XVII-XVIII secolo. Lo strato sottostante era formato da materiale detritico sciolto, un pozzetto/cisterna presente nell’angolo nord est dell’area di scavo e il muro perimetrale della cittadella. Tale strato copriva un suolo compatto, da interpretare come piano di cantiere, una superficie (ossia un’interfaccia di trasformazione) costituita da strati a matrice leggermente differenziata, formatasi su tutta l’area dopo la costruzione del muro perimetrale della Cittadella, a seguito di una prolungata azione di calpestio. Da tale piano di cantiere emergevano le rasature di due strutture murarie. I reperti recuperati confermano una datazione al XVI-XVII secolo. Tale superficie è stata tagliata per la costruzione del muro 122, come si è detto, ad andamento parallelo al muro perimetrale meridionale del Palazzo dei Colonnelli.

    La prosecuzione dello scavo ha comportato la rimozione di strati, fino a mettere in luce una sequenza costituita da strutture murarie rasate e strati di crollo e demolizione in posto. L’insieme delle evidenze può essere interpretato come l’esito della demolizione di strutture murarie medievali, preesistenti alla fortezza e pertinenti – nel loro complesso – al chiostro della cattedrale. Le strutture murarie sono pertinenti ad almeno quattro ambienti, con le aperture di passaggio e di comunicazione e con i crolli interni dei muri perimetrali. L’insieme delle unità stratigrafiche è ben leggibile nella documentazione grafica e fotografica di fine scavo che documenta l’articolazione degli ambienti demoliti al momento della costruzione della fortezza.

    L’analisi archeologica ha fornito preziosi elementi per la ricostruzione delle fasi che vanno dalla demolizione degli ambienti esterni alla Cattedrale di Santa Maria (area del chiostro) fino all’età contemporanea. Gli elementi acquisiti per la definizione degli interventi di demolizione delle strutture medievali e costruzione della fortezza e degli ambienti residenziali della Cittadella sono complementari a quelli desunti dalle fonti scritte, consentono di elaborare valide ipotesi ricostruttive della planimetria e delle fasi di vita del complesso tra XVI secolo e XX secolo. La prosecuzione dello scavo avrà il compito di delineare la sequenza cronologica e l’assetto planimetrico delle fasi di vita medievali ( e probabilmente precedenti) del complesso episcopale.

  • Fabrizio Benente - Università degli Studi di Genova 
  • Carlo Varaldo - Università degli Studi di Genova 
  • Rita Lavagna - Istituto Internazionale di Studi Liguri 

Director

  • Carlo Varaldo - Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera

Team

  • Caterina Pittera - Istituto Internazionale di Studi Liguri
  • Cristina Pellati - Istituto Internazionale di Studi Liguri
  • Luca Bottaro - Istituto Internazionale di Studi Liguri
  • Serena Zunino - Istituto Internazionale di Studi Liguri

Research Body

  • Istituto Internazionale di Studi Liguri
  • Università degli Studi di Genova, Cattedra di Archeologia medievale

Funding Body

  • Fondazione “A. De Mari” Cassa di Risparmio di Savona

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