Fasti Online Home | Switch To Fasti Archaeological Conservation | Survey
logo

Excavation

  • Castro
  • Castro
  • Castrum Minervae
  • Italy
  • Apulia
  • Provincia di Lecce
  • Castro

Tools

Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel periodo giugno-luglio 2013 si sono svolte a Castro indagini archeologiche nel settore orientale del circuito murario messapico (IV-III sec. a.C.), in località “Capanne”; in particolare la campagna di scavi si è concentrata nell’area della porta già messa in luce nel corso delle precedenti indagini.

    Il vano d’ingresso della porta risulta rimaneggiato in maniera consistente dalla costruzione di un impianto per il deflusso dei reflui provenienti dal centro storico. Realizzato negli anni ’50 del secolo scorso, esso ha comportato la chiusura del corridoio per l’intera altezza conservata.
    Lo scavo stratigrafico ha comportato la rimozione degli elementi di età moderna e contemporanea, procedendo dal livello più alto del centro storico, lungo la Via Goffredo Mameli.

    Sono state intercettate strutture murarie, pertinenti ad unità abitative di epoca angioina e spagnola (XIV-XVI secolo), adiacenti ad un asse stradale con orientamento E/W, delimitato da un cordolo di pietre giustapposte. Le strutture, di cui si conserva anche parte dell’alzato, sono realizzate con pietre e blocchetti di piccole dimensioni tenuti insieme con malta.

    La rimozione delle strutture ha consentito di procedere con lo scavo all’interno del vano porta, dove sono emersi tre piani di calpestio sovrapposti, databili tra il VII e l’VIII secolo d.C., costituiti da battuti di tufina impostati su consistenti strati di preparazione.

    Si sono poi intercettati strati di terreno bruno scuro, relativi a gettate di scarico, ricche di materiale ceramico, frammenti lapidei, resti faunistici e carboni, che riempivano gran parte del vano della porta. Gli strati sono databili ad epoca tardoromana (IV-VI sec. d.C.) e sono il risultato di ingenti opere di risistemazione dell’area dell’abitato sulla sommità del rilievo e nelle aree circostanti. Tali operazioni hanno determinato un consistente rimaneggiamento dell’intero settore occupato dal santuario di Athena. Le gettate, infatti, oltre a numerosi materiali ceramici residuali, contenevano anche frammenti architettonici e parti di sculture in pietra calcarea del IV-III sec. a.C.; tra essi risalta, in particolare, una testa femminile di dimensioni di poco inferiori al vero, forse pertinente ad un altorilievo.

    La rimozione della stratificazione di epoca posteriore rispetto al periodo di uso delle fortificazioni messapiche ha permesso di confermare l’esistenza di due principali fasi costruttive delle mura anche se non si sono conservati strati di uso ed occupazione della fase messapica. Adesso è possibile affermare che nella prima fase edilizia non esisteva la porta di accesso all’abitato: essa fu ricavata successivamente, operando un vero e proprio taglio della muratura in blocchi. Il prosieguo delle indagini servirà a definire quale fosse esattamente l’articolazione del vano di ingresso nella seconda fase: bisognerà chiarire, infatti, se si trattava di una postierla, o di una vera e propria porta, percorribile a piedi o con piccoli carri.

    E’ stato possibile condurre lo scavo fino alla parte inferiore del vano della porta dove è stato messo in luce il banco di roccia in cui si conservano piccole cavità con riempimento di terreno argilloso associato a rari frammenti ceramici arcaici e dell’età del Ferro.
    Sono stati effettuati interventi di restauro conservativo su alcuni settori delle mura messapiche messe in luce nelle precedenti campagne di scavo.

  • Giovanni Mastronuzzi  

Director

  • Francesco D’Andria, Università del Salento.

Team

  • Andrea Carrozzo
  • Emanuele Ciullo
  • Conservazione e Restauro Opere d’Arte di Mario Catania (Lequile-LE)
  • Laura Masiello, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
  • Amedeo Galati
  • Giovanni Mastronuzzi -Università del Salento
  • Valeria Melissano - Università del Salento
  • Fabrizio Ghio

Research Body

  • Università del Salento

Funding Body

  • CUIS Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino
  • Città di Castro
  • Università del Salento

Images

  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]
  • file_image[PDF]