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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nei mesi di settembre e ottobre 2012 sono ripresi gli scavi archeologici nel complesso preistorico di Monte Baranta (Olmedo-SS), in concessione alla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Sassari (Alberto Moravetti).

    L’area archeologica di Monte Baranta, a circa 2 chilometri a Sud-est dell’abitato di Olmedo (Prov. di Sassari), è ubicata sul bordo di un pianoro trachitico; è caratterizzata dalla presenza di un abitato di capanne protetto da una muraglia ciclopica integrata da un recinto-torre. All’esterno della muraglia è presente un’area sacra, costituita da un menhir riverso al suolo e da un circolo megalitico.

    L’area venne esplorata negli anni 1979-81 (A. Moravetti): gli scavi interessarono il recinto-torre, due capanne dell’abitato, il menhir ed il circolo megalitico. I materiali rinvenuti datavano l’edificazione del complesso all’Età del Rame (Cultura di Monte Claro); l’area del solo recinto-torre venne in seguito occupata durante il Bronzo Antico.

    La ripresa degli scavi si inserisce nel quadro di un progetto di valorizzazione del sito, sul quale sono già stati eseguiti diversi interventi di restauro e consolidamento.
    Nel corso della campagna 2012 sono state esplorate 5 delle sei capanne del piccolo abitato, mentre nella sesta (capanna n. 2), interamente scavata nelle campagne precedenti, sono stati condotti saggi limitati all’esterno.

    La capanna 1, di pianta quadrangolare, era già stata parzialmente esplorata nel 1979-81. Lo scavo attuale ha portato in luce un piano pavimentale di rozze pietre di medie e piccole dimensioni, in cui è incassata una piccola struttura quadrangolare in pietre, forse un focolare (?) anche se non possono essere escluse altre destinazioni. I materiali rinvenuti hanno confermato l’attribuzione cronoòogica della struttura ad orizzonti della Cultura di Monte Claro, mentre non si hanno tracce di frequentazioni successive al Calcolitico.

    La capanna 3, anch’essa quadrangolare, presentava un analogo focolare realizzato sul piano pavimentale. Ancora più interessante è, invece, la presenza di un’altra struttura ellittica (di circa m 2,50 × 1,50) realizzata con pietre ortostatiche e parzialmente infossata in una zona centrale del vano: lo scavo ha evidenziato la presenza, sul fondo, di uno strato di terra carboniosa frammista a piccolissimi frammenti di ossa combuste (una tomba a cista?). Tracce di una analoga struttura ellittica, meno conservata, affiorano a brevissima distanza da quella precedente e verranno messe in luce nel prosieguo delle indagini.

    Anche i materiali ceramici di questa capanna sono da riferire ad un’unica fase abitativa calcolitica, della Cultura di Monte Claro: sono inoltre presenti rari elementi di ornamento, come ad esempio un pendente in pietra.

    La capanna 4, conservata solo parzialmente, mostra anch’essa la presenza di una piccola struttura quadrangolare in pietre infossata al di sotto del piano pavimentale.
    Le due capanne 5 e 6, contigue, hanno evidenziato la presenza di una pavimentazione di pietre disposte con una certa cura; nel vano 6 è presente una probabile buca da palo in posizione centrale, mentre nel vano 5 è stata messa in luce la consueta struttura quadrangolare di pietre infossata al di sotto del piano pavimentale.

  • Paolo Melis - Università degli Studi di Sassari 

Director

  • Alberto Moravetti - Università degli Studi di Sassari

Team

  • Luca Doro

Research Body

Funding Body

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