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Excavation

  • Grotte Scalina
  • Musarna
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  • Italy
  • Lazio
  • Province of Viterbo
  • Viterbo

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • I lavori eseguiti dal 3 luglio al 4 agosto 2015 hanno interessato tre settori: l’ipogeo secondario del complesso monumentale, il pendìo della collina antistante la tomba, ed il piccolo oppido situato un centinaio di metri ad est di esso.

    Scavato l’anno scorso, il dromos perpendicolare al dromos principale del complesso porta ad una camera funeraria subquadrata rivenuta interamente riempita di terra, il cui soffitto era interamente crollato. Tale ambiente presenta sul lato destro una panchina sulla quale sono stati collocati tre sarcofagi di nenfro, mentre un quarto si trovava a sinistra dell’ingresso della camera. La tomba è stata quasi interamente depredata, ma non riutilizzata per nuove sepolture, come l’ipotizzavamo, in età medievale o moderna. Sia la parte conservata dei corredi funebri, che include alcuni bronzi legati alla sfera muliebre – uno specchio, una fiaschetta ed i piedi di una cista – che le iscrizioni feminili recate da due dei sarcofagi sembrano confermare l’ipotesi che questa camera sia stata riservata alle donne.

    Come nel caso della camera principale, questa seconda camera è stata rozzamente eseguita, contiene pochi sarcofagi di fattura semplice, poche iscrizioni, e non vi sono stati rinvenuti elementi di corredo anteriori al III secolo. Per queste ragioni, va ipotizzata la presenza di una vano funerario anteriore, accuratamente sigillato all’inizio del III secolo, al disotto la camera scavata l’anno scorso. La prospezione georadar eseguita quest’anno sembra confermare la presenza di un pozzo rettangolare al centro della camera principale, adoperato per scavare l’ambiente sottostante e calarci successivamente i sarcofagi.

    La trincea aperta in asse con il dromos principale della tomba, per tutta l’altezza della collina, mirava a accertare la presenza o l’assenza di una scala di accesso centrale al complesso funerario. Non è stato finora evidenziato alcun intervento di sistemazione del pendio, ad eccezione di un muro fatto di grossi blocchi rozzamente squadrati che segue il ciglio del pendìo, e poggia sul crollo di blocchi di distruzione della tomba: sembra trattarsi di un muro di contenimento della strada di accesso al monumento in età moderna, che potrebbe tuttavia ricalcare un tracciato antico.

    La trincea aperta sul vicino oppido ha rivelato la presenza di muri ortogonali costruiti in opera quadrata a secco, sicuramente riferibili ad una piccola fortezza di età ellenistica inserita nel sistema difensivo della vicina Musarna.

  • Vincent Jolivet - CNRS 

Director

Team

  • Edwige Lovergne, ED 112, Università di Paris I

Research Body

  • CNRS
  • École normale supérieure (Paris)

Funding Body

  • CNRS (UMR 8546)
  • Fondazione Carivit
  • Labex TransferS
  • École normale supérieure (Paris)

Images

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