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Excavation

  • La Pieve
  • Collemancio
  • Urvinum Hortense
  • Italy
  • Umbria
  • Province of Perugia
  • Cannara

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La XIII campagna di scavo di Urvinum Hortense (2010), si è finalmente di nuovo caratterizzata per azioni di scavo e per interventi di rilievo sul campo.

    Per quanto riguarda il Saggio A (versante Est dell’impianto municipale), si è proceduto all’impostazione di nuovi rilievi delle strutture a vista mediante interventi di rinnovata e più estesa scarnitura di superfici da decenni non sottoposte più ad alcuna azione di sistematico diserbo. E ciò soprattutto allo scopo di verificare l’attendibilità e la veridicità del rilievo planimetrico di scavo redatto, all’indomani dell’intervento attuato attorno al grande tempio di sommità, da Giovanni Bizzozzero, fra 1932 e 1938. La campagna 2010 ha, dunque, rivolto specifica attenzione al grande tempio posto sulla sommità del pianoro e al più tardo complesso della cosiddetta “basilichetta”, impostata ortogonalmente rispetto alla principale arteria di attraversamento urbano. Ai fini, ancora una volta, di una corretta e compiuta, ancorché di necessità parziale, verifica e riproposizione grafica di entrambi gli edifici.

    L’attività di scavo ha interessato esclusivamente il Saggio B (versante Ovest dell’impianto municipale) e segnatamente il grande atrio e uno dei vani interni (Vano A) della domus terrazzata che si estende per largo tratto lungo lo scosceso pendio che prospetta la valle del Sambro. Si è messa finalmente allo scoperto gran parte della superficie pavimentale in signino dell’atrio, continuando nell’azione di rimozione, iniziata già nel 2008 e proseguita ancora nel 2009, degli estesi e obliteranti accumuli di elementi di copertura e d’alzato in crollo. Ne è scaturita una rinnovata continuità delle superfici pavimentali che sembra aver evidenziato un diverso numero e una diversa distribuzione e disposizione delle colonne attorno al pozzo aperto al centro del vano. Insomma ne uscirebbe invalidata l’ipotesi, avanzata in precedenza a scavo ancora in corso, di una disposizione angolare delle colonne a sostegno di spioventi compluviati. Nel Vano A, manomesso già in antico, si è scavata la fronte di una fornace posta all’intersezione di due murature d’angolo e si è ricercato, per ampio tratto, l’originale livello della superficie pavimentale.

  • Maurizio Matteini Chiari - Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Scienze Storiche, Sezione di Scienze Storiche dell'Antichità 
  • Valeria Scocca - Università di Roma “La Sapienza”, Scuola di Specializzazione in Archeologia 

Director

Team

  • Matteo Mincigrucci
  • Studenti - Cattedra di Rilievo e Analisi tecnica dei Monumenti Antichi, Università degli Studi di Perugia

Research Body

  • Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Scienze Storiche, Sezione di Scienze Storiche dell'Antichità

Funding Body

  • Comune di Cannara

Images

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