La sesta campagna di scavo archeologico – didattico presso il sito romano di Tassignano di Capannori (Lu), Tax C/82, ha seguito il consueto percorso binario, costituito da un momento didattico, nel quale i ragazzi della classe V della Scuola Primaria di Lunata-Tassignano sono intervenuti sul sito, e un momento di ricerca, che ha avuto come obiettivo l’ampliamento delle indagini a sud dell’ambiente C.
La sequenza stratigrafica documentata consiste in una serie di strati di livellamento caratterizzati dall’abbondante presenza di materiali da demolizione e di ceramiche riferibili all’orizzonte cronologico compreso tra IV e VI secolo d.C.. Tali livellamenti segnano la conclusione della frequentazione tardo antica, mentre gli abbondanti materiali recuperati confermano la consistenza della frequentazione nel periodo collegabile al riutilizzo e al riadattamento dell’antico balneum dell’ambiente C. Rispetto ai dati raccolti nel 2018, inoltre, il recupero di abbondanti resti ossei animali consentirà di estendere il nostro sguardo anche all’aspetto archeozoologico. Tali strati di riporto livellano uno scarico di materiali connesso a un’ampia concavità posta al suo centro, probabili resti di una struttura tardo antica non meglio definibile, smantellata in funzione della stesura del piano di vita altomedievale.

Il secondo elemento di interesse emerso durante le ricerche è rappresentato dall’affioramento, lungo il limite est dell’area indagata, di un apprestamento di ciottoli di fiume disposti così da definire una superficie obliqua, declinante da ovest verso est con pendenza pari a 45° circa, interpretabile come sponda strutturata di un canale già individuato nelle precedenti campagne di scavo, che taglia l’intero sito in senso nord-sud. La sua posizione nella sequenza stratigrafica esclude la sua pertinenza alle fasi di età romana, collocandola in una forbice cronologica compresa tra alto medioevo e XX secolo. La prossimità all’ambiente C, interessato da una fase di spoliazione in epoca moderna (XVI/XVII secolo; vedi relazioni 2017 e 2018), induce a ipotizzare che il canale sia da riferire a quella frequentazione. L’area a sud di Tassignano, infatti, rientra nella fascia di territorio semi-palustre posta a margine dell’antico lago di Sesto che proprio alla fine del Cinquecento fu oggetto di interventi di bonifica. Si potrebbe in conclusione ipotizzare che la struttura costituisse un punto di attracco per i barchini che percorrevano i canali dell’area semi-palustre circostante il lago. Approdo che sarebbe giustificato proprio dall’utilizzo del vecchio edificio di età romana come cava di materiali.