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Excavation

  • Grotta delle Nottole
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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Tra il 19 giugno e il 10 luglio 2016 è stata condotta la terza campagna di scavo nella Grotta delle Nottole in località Fondarca, presso Pieia nel Comune di Cagli (PE – Marche).

    La grotta, collocata sul Monte Nerone nelle Marche settentrionali, costituisce un contesto importante per la conoscenza delle cavità naturali utilizzate per scopi rituali dalle popolazioni dell’età del Bronzo in Italia centrale. Dopo le prime ricerche condotte tra il 2001 e il 2005 dall’Università della Tuscia, le indagini furono riprese nel 2013.

    Gli scavi hanno confermato che questa cavità si pone in relazione al gruppo di grotte della gola del Sentino, con elementi che suggeriscono rapporti nell’ambito della facies di Grotta Nuova lungo la fascia medio-tirrenica con una utilizzazione fino al Bronzo recente. La campagna 2016, come quella del 2015, ha avuto come obiettivo l’ampiamento dell’area di scavo, confermando la frequentazione periodica della grotta. Una nuova fascia di quadrati sono stati aperti sul fronte nord di scavo, verso la parte interna della cavità.

    Anche durante questa campagna non sono state messe in luce né sepolture né strutture abitative, mentre continuano ad essere documentati nuovi focolari, che rappresentano la caratteristica principali della grotta. Gli scavi hanno restituito quest’anno una esigua quantità di materiale archeologico. Le ceramiche sono molto frammentarie e solo pochi cocci risultano diagnostici. Anche la fauna è ridotta e riguarda ovicaprini. E’ probabile che questo ambiente naturale fosse stato scelto per incontri conviviali o per attività di culto svolte in forma periodica, probabilmente in specifici periodi dell’anno. Sebbene la campagna 2016 non abbia fornito particolari novità rispetto allo scorso anno, l’estensione dell’area esposta permette oggi di identificare con maggiore precisione le areee d’uso all’interno della grotta.

  • Gian Maria Di Nocera - Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali, Università degli Studi della Tuscia (VT) 

Director

Team

  • Chiara Delpino - Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche
  • Giorgio Brocato

Research Body

  • Dipartimento di Scienze Umanistiche, delle Comunicazioni e del Turismo, Università della Tuscia - Viterbo

Funding Body

Images

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