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Excavation

  • San Valentino
  • Roccaltia, Soriano nel Cimino
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    Credits

    • The Italian Database is the result of a collaboration between:

      MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

      ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

      AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

    • AIAC_logo logo

    Summary (Italian)

    • Settore I

      Con l’ausilio di un mezzo meccanico si è provveduto allo scavo della superficie interna all’edificio di culto risparmiata nel 2016 e, una volta individuati i livelli di crollo già documentati negli anni precedenti, si è deciso di interrompere le operazioni, anche in una futura ottica di fruizione del sito. Dallo scavo di questo settore sono emersi i frammenti mancanti della vasca in peperino già individuata nel corso della campagna 2015 e numerosi elementi architettonici della chiesa romanica che sono stati schedati e trasportati presso i depositi del costituendo Museo Archeologico dell’Agro Cimino.
      Inoltre, sempre avvalendosi del mezzo meccanico, è stata scavata la superficie antistante l’ingresso alla chiesa che ha consentito di individuare un livello pavimentale in lastroni di peperino.

      Settore II

      In primo luogo si è proceduto a terminare lo scavo dei livelli di necropoli già individuati e parzialmente scavati nel 2017. Le operazioni hanno consentito di scavare diverse sepolture “a logette”, di cui solo una accoglieva l’individuo in giacitura primaria. Quest’ultima è l’unica, fino ad oggi provvista di un corredo consistente una fibula in bronzo, attualmente in corso di studio.
      Con l’obiettivo di ampliare le conoscenze sull’estensione della necropoli altomedievale si deciso di scavare una piccola superficie a sud del settore che ha restituito, in primo luogo, la presenza di livello orizzontale costituito da blocchi spianati di peperino che fanno pensare ad una viabilità di servizio all’edificio di culto. Se in questo caso le ipotesi interpretative sono ancora del tutto da verificare è certo che la presenza di eventuali tombe altomedievali sia stata cancellata dalla messa in opera della sistemazione stradale, elemento ipotizzabile anche dal rinvenimento di una sepoltura a ridosso del limite sud di questa.

      Anche lo scavo di questo settore ha restituito numerosi elementi scultorei appartenenti alla chiesa romanica e diversi Oggetti Scelti. La ceramica proveniente dallo scavo, attualmente in corso di uno studio più approfondito è abbastanza omogenea in tutti gli strati e non da una cronologia certa per questi. Ci testimonia soprattutto le fasi di frequentazione successive all’abbandono della chiesa, vista la presenza prevalente di ceramica comune di epoca moderna, ceramica da fuoco invetriata e non, ceramica depurata, ceramica invetriata e decorata in giallo e verde tipica della produzione di Vetralla, Vasannello e Gallese (fine XVI-XIX secolo).

      Settore III

      Si è proceduto all’ampliamento della superficie di scavo con l’obiettivo di collegare il settore di scavo con l’edificio di culto e di chiarire le relazioni tra le strutture di quest’ultimo e quelle individuate nel 2017.

      Con l’ausilio di un mezzo meccanico è stata ripulita tutta la superficie, compresa quella retrostante l’abside e, una volta giunti a livelli stratigrafici ritenuti affidabili si è deciso di approfondire lo scavo solo nell’area attigua ai settori II e III, ritenuta la più interessante dal punto di vista delle relazioni stratigrafiche. L’approfondimento ha consentito l’individuazione di stratigrafie perfettamente integre, contenenti materiali ceramici di epoca medievale che, ad una prima valutazione, sembrano essere coevi alle fasi di vita dell’edificio di culto.

      Di particolare importanza, nell’area Nord-Est del settore, l’individuazione di una depressione del banco utilizzata come ossario, probabilmente nelle fasi di cantiere della chiesa romanica che ha reso necessaria la bonifica della necropoli altomedievale.

      Inoltre, sempre dallo stesso settore, sono emerse stratigrafie integre riconducibili alle fasi di frequentazione della chiesa romanica, come testimoniato dal rinvenimento di materiale ceramico, monete e oggetti metallici cronologicamente riferibili all’XI-XII secolo.
      Tuttavia, seppur il materiale è in corso di studio, l’indagine di questa piccola superficie ha messo in evidenza un intenso sfruttamento di questa zona, come tra l’altro testimoniato dal rinvenimento di una macina lungo il limite S.

    • Giancarlo Pastura - Università della Tuscia 

    Director

    • Elisabetta De Minicis - Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali

    Team

    • Rachele Pavan – Università della Tuscia
    • Filippo Bozzo

    Research Body

    Funding Body

    Images

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