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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Per prima cosa, si è messa in luce l’area interessata dallo scavo della Soprintendenza nel 2014, diretto dalla dr. Gabriella Scapaticci. Poi lo scavo è stato ampliato sui lati Nord ed Ovest e, per breve spazio, anche verso Sud.

    Al margine meridionale dello scavo sono venuti alla luce due pozzi, che si aggiungono agli altri due, individuati dallo scavo precedente, entrambi dotati di vera da pozzo. Il pozzo, collassato in antico due volte, a NE dell’ambiente B, è stato scavato fino alla profondità di 3,5 m, senza poter raggiungere il fondo, data l’esiguità dello spazio disponibile, e lo scavo ha permesso di capire come il pozzo, databile prima del III/II secolo a.C., era stato dotato di una imboccatura in pietra che lo metteva in comunicazione con una pavimentazione posta a poco più di un metro più in alto, legata a lavori di terrazzamento della zona.

    I pozzi risultano scavati nello strato geologico in argilla molto compatta, rivestiti di pietrame, e destinati alla captazione delle acque piovane. Immediatamente oltre l’angolo dell’ambiente B è stata messa in luce una piccola parte di pavimento in battuto di VI-V secolo. Nella parte Sud-Ovest dello scavo è venuta alla luce una fontana, pertinente alla fase databile alla fine dell’era repubblicana, quando furono realizzati anche pavimenti in signinum lungo i lati Ovest e Nord dell’area indagata. La fontana è quadrangolare, ha un pavimento in nenfro, tre pareti dotate di una canaletta realizzata con un muro esterno parallelo a quello interno, il quale è dotato di lesene su tre lati, mentre sul terzo c’è la porta.

    Al centro resta un foro sul pavimento, dove era alloggiato l’alto piede di un labrum in marmo bianco, di cui si sono trovati frammenti. In età medio-imperiale avanzata la fontana era crollata e il suo interno colmato per livellare il piano. Lo stesso accadde al pozzo a NE, il cui collasso coinvolse parte del pavimento a mosaico che gli stava accanto.

  • Attilio Mastrocinque - Università degli Studi di Verona 

Director

Team

  • Chiara Marchetti - Università di Roma
  • Elisa Zentilini - Università di Verona
  • Fiammetta Soriano - Università di Verona
  • Rossana Scavone - Università di Verona

Research Body

  • Università di Verona

Funding Body

Images

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