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Excavation

  • via Nomentum-Eretum
  • Tor Mancina, Monterotondo
  • Ager Nomentanus
  • Italy
  • Lazio
  • Rome
  • Mentana

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Grazie all’ampliamento dei limiti del settore verso sud e alle ulteriori indagini stratigrafiche all’interno dei due ambienti individuati durante le scorse campagne è stato possibile confermare la presenza di un grande strato di matrice limo-argillosa di colore marrone chiaro ricco di frammenti ceramici collocabili tra la fine del I sec. a.C. e il V sec. d.C. e afferenti soprattutto alla sfera domestica e familiare. Tale evidenza, la cui formazione è collocabile dai materiali tra la fine del IV e gli inizi del V sec. d.C., risulta essere particolarmente interessante in quanto permette di collocare la fine d’uso della struttura proprio in età tardoantica.

    La presenza di materiali cronologicamente non antecedenti, almeno allo stato attuale delle indagini, al I sec. a.C. permetterebbe, seppure ancora in via ipotetica, di collocare tra la fine dell’età repubblicana/inizi età augustea la costruzione della struttura. Se le future indagini confermassero ciò, ci troveremmo dunque di fronte ad una struttura residenziale contemporanea all’attuale pavimentazione dell’arteria principale, la via Nomentum-Eretum, visibile per 140 m più a nord e, per una piccola parte, ad est delle strutture riportate in luce.

    Particolarmente interessanti sono state, infine, le indagini relative agli ambienti 1 e 2, già parzialmente individuati durante le due passate campagne e corrispondenti a due diverse fasi costruttive. Oltre ai dati forniti dai materiali rivenuti (tra cui, oltre ai resti ceramici, due frammenti di fistula plumbea, entrambi schiacciati e lunghi 0.55 m e 30 m circa, di cui uno con la scritta in rilievo FECIT) è stato infatti possibile appurare una differenza di quota tra i due ambienti: l’ambiente 1 (prima fase), infatti, doveva scendere ad una maggiore profondità rispetto alle strutture murarie dell’ambiente 2 (seconda fase), la cui costruzione ha avuto come conseguenza, evidentemente, un innalzamento di quota del piano di calpestio e un appoggio alle strutture della fase precedente.

    Fig. 1- Pietrara- Ambiente 1 (Fase 1) e Ambiente 2 (Fase 2)
    Fig. 2- Pietrara- Frammenti di fistulae plumbee, di cui una inscritta (FECIT)

  • Tiziana Sgrulloni- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo 
  • Sara Paoli- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo 

Director

Team

  • Walter Benedetto Pantano
  • Roberto Civetta
  • Alessandro Vecchione
  • Sara Paoli- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo
  • Tiziana Sgrulloni- Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo

Research Body

  • Archeoclub d'Italia sede Mentana-Monterotondo

Funding Body

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