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Excavation

  • Casamatta nord-ovest
  • Caulonia
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  • Italy
  • Calabria
  • Province of Reggio Calabria
  • Monasterace

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • A seguito della ricognizione geofisica condotta nel 2015 e la prima campagna di scavo nel settore di S. Marco nel 2016, lo studio del sistema urbano di Caulonia è continuato con quattro settimane di scavo nel settembre 2017. Come nell’anno precedente, l’obbiettivo è stato la raccolta di nuovi dati riguardanti l’organizzazione del settore nord dell’insediamento durante la fase arcaica ed ellenistica.

    Si è aperto un saggio di 4,5m x 3m a 100m a nord del complesso termale ellenistico vicino alla casamatta (un bunker della Seconda Guerra Mondiale). In quest’area in prossimità della ferrovia moderna una ricognizione con il georadar aveva già individuato una anomalia lineare ad una profondità di circa 0,5m con direzione nord-sud. Questa anomalia si estendeva per 115 m (non continui) e fu interpretata come un muro. In corrispondenza dell’anomalia sono infatti visibili sulla superficie un certo numero di blocchi. In base a questo orientamento, il muro corrisponde al piano urbano di Calulonia tardo classico-ellenistico, ed apparentemente costituisce il limite ovest delle insule adiacenti la plateia B. Il saggio è stato localizzato all’intersezione della plateia B e dello stenopos 18.

    Dopo aver rimosso un deposito praticamente sterile di origine colluviale e variabile dai 0,6 ai 0,9m di spessore, si sono incontrati i primi livelli archeologici. Il livello 1 consisteva in terra grigio bianca mista a piccoli ciottoli, alcune pietre, e frammenti di tegole e ceramica. Nel settore nordest del saggio, è stato messo in luce l’angolo sudovest dell’insula B18. I muri che formavano tale angolo erano costruiti con frammenti di tegole e ciottoli di fiume su un singolo ricorso di arenaria e blocchi di calcare. I materiali contenuti in questo strato si datano tra il IV e la fine del III inizi del II secolo a.C. e presumibilmente corrispondono a successivi livelli stradali della plateia B e dello stenopos 18. Al di sotto di questi livelli stradali, sono stati rinvenuti un notevole riempimento di terra marrone-grigia contenente numerosi ciottoli di fiume e altre pietre, cosi come frammenti di tegole e un minor numero di ceramica. Questo strato è stato interpretato come un livello di preparazione o livellamento per la rivestitura stradale. Il successivo strato 3 consisteva in terra grigia mista a frammenti di tegole e alcune piccole pietre. La ceramica in tale livello include ceramica a vernice nera e a figure rosse del V secolo a.C. Al di sotto del livello 3, che probabilmente risale all’abbandono dell’insediamento dopo il 389 a.C., è stato messo in luce un pavimento consistente in piccoli ciottoli. Se escludiamo l’angolo nordest con i resti architettonici ellenistici, il pavimento ricopriva l’intera area scavata e degradava leggermente verso il limite est del saggio. Tale pendenza probabilmente indica che il pavimento appartiene alla parte est di una larga strada con andamento nord-sud. Sembra verosimile l’ipotesi che questa strada corrisponda alla plateia classica messa in luce dalla Università di Firenze nel settore di S. Marco nordest.

  • Oliver Pilz – University of Mainz 

Director

  • Oliver Pilz – University of Mainz

Team

Research Body

  • University of Mainz

Funding Body

  • University of Mainz

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