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Excavation

  • Parco Archeologico di Caselle in Pittari
  • Laurelli-Lovito
  •  
  • Italy
  • Campania
  • Province of Salerno
  • Caselle in Pittari

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Le ricerche a Caselle in Pittari (SA), sito lucano posto nell’entroterra del golfo di Policastro, ai piedi del monte Centaurino, sono state riavviate dopo dieci anni d’interruzione dalla cattedra di Archeologia della Magna Grecia dell’Università degli Studi di Salerno, sotto la Direzione Scientifica di A. Serritella, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica competente per il territorio che aveva portato alla luce i resti dell’abitato tra il 1990 e il 2007. La ripresa delle indagini archeologiche, supportate da quelle geofisiche (geoelettriche e geomagnetiche) effettuate grazie a una Convenzione con il CNR di Tito Scalo (PZ), ha avuto l’obiettivo di approfondire le conoscenze dell’abitato antico, acquisendo nuovi dati per la ricostruzione dell’impianto topografico generale dell’abitato e delle planimetrie delle abitazioni.

    Su un ampio pianoro delimitato da due corsi d’acqua, sono state messe in evidenza le porzioni di tre case di grandi dimensioni (Edificio I o Casa delle monete; Edificio II o Casa in tecnica a scacchiera; Edificio III o Casa con il cortile basolato) di oltre quattrocento metri quadri e di una piccola struttura di servizio (Edificio IV), disposte ai lati di una grande arteria stradale che attraversa gran parte del pianoro in direzione nord/sud ed è intersecata perpendicolarmente da assi viari più piccoli. Le case sono dotate di un cortile scoperto su cui si aprono gli ambienti, di forma e dimensioni variabili; ciascuna di esse si caratterizza per delle specificità planimetriche e/o per la tecnica costruttiva. Allo stato attuale delle ricerche, i dati disponibili consentono di affermare che il sito sia sorto nel corso del IV sec. a.C. e che sia stato abbandonato intorno alla fine del secolo successivo, probabilmente in relazione al nuovo assetto territoriale determinato dalla romanizzazione che culminerà con la fondazione della colonia di Buxentum sulla costa.

  • Antonia Serritella - Università degli Studi di Salerno 

Director

Team

  • Michele Scafuro - Università degli Studi di Salerno
  • Maria Luigia Rizzo - Università degli Studi di Salerno
  • Studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Salerno, dottorandi in Metodi e Metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica e dei sistemi territoriali dell’Università degli Studi di Salerno

Research Body

  • CNR Tito (Potenza)

Funding Body

  • Università degli Studi di Salerno

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