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Excavation

  • Casa dei semi
  • Populonia-Baratti
  • Populonia
  • Italy
  • Tuscany
  • Province of Livorno
  • Piombino

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • L’intervento di scavo è stato effettuato alle pendici orientali di Poggio del Castello, lungo la strada che collega il porto di Baratti a Populonia alta, e ha permesso di riportare alla luce i resti di un’abitazione tardo-etrusca, che è stata denominata “Casa dei Semi”. L’abitazione sembrerebbe doversi riferire a un insediamento abitativo a ridosso del porto, probabilmente alla città bassa di Populonia, fino ad oggi nota soltanto grazie alle fonti scritte.

    La trincea di scavo ha permesso di identificare una corte interna pavimentata a scaglie di pietra, un settore verosimilmente adibito a magazzino: addossati al muro sono stati recuperati, probabilmente nella loro collocazione originaria, i resti di tre grandi dolia , al cui interno erano i resti di alcuni vinaccioli. Vicino ai dolia più esterni sono state identificate grandi lenti circolari di semi carbonizzati che dovevano essere contenuti all’interno di sacchi di stoffa o di materiale deperibile. Lo scavo di questo ambiente ha restituito anche una grande quantità di mattoni crudi, sia integri che frammentari, probabilmente usati per gli alzati dei muri dell’abitazione. Verso nord, tre aperture nel muro indicano la presenza di altrettanti vani. Lo scavo di una ristretta porzione del vano a est ha permesso il recupero di ceramica databile tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. e di alcuni distanziatori per la produzione della ceramica. Quindi, oltre a un’area adibita allo stoccaggio dei cereali e forse alla fermentazione del vino, l’abitazione doveva probabilmente essere dotata anche di un laboratorio ceramico. I dati stratigrafici mostrano come l’abitazione sia stata distrutta da un incendio e completamente ricoperta da uno strato artificiale di obliterazione non più tardi della metà del III secolo a.C. Incerta, allo stato attuale della ricerca, la data di costruzione dell’edificio.

  • Martina Fusi 

Director

  • Andrea Camilli

Team

  • Flavio Bacci- Past in Progress
  • Martina Sciortino-Indipendent Researcher
  • Carolina Megale
  • Giorgio Baratti

Research Body

  • Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno

Funding Body

  • Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Images

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