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Excavation

  • Giulianova
  • Giulianova, Terravecchia
  • Castrum Novum Piceni
  • Italy
  • Abruzzo
  • Province of Teramo
  • Giulianova

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La fondazione della colonia romana di Castrum Novum sulla costa medio-adriatica accompagna la deduzione dell’analoga Sena Gallica e della colonia latina di Hatria nelle azioni strategico-politiche successive alla conquista di un’ampia zona dell’Italia centrale (Liv., Per XI). Castrum Novum si trova ad essere il terminale di un collegamento più diretto tra Roma e l’Adriatico, nel punto corrispondente alla minore larghezza della penisola (Plinio, N.H. 3, 44).

    Gli scavi svolti nell’area dell’attuale Giulianova Paese a partire dal 1986 hanno evidenziato questa prima fase della storia urbana: strutture in pietre di fiume e calcare associate a frammenti ceramici degli inizi del III secolo a.C. erano impostate su uno strato di materiali a vernice nera sovradipinta d’importazione meridionale attestanti contatti con l’Apulia già alla fine del secolo precedente. Ulteriori ricerche hanno mostrato che il periodo del floruit urbano si colloca tra il I sec. a.C. e il successivo; ma la città viene ancora menzionata nella Tabula Peutingeriana. Infatti il punto di approdo fluviale conserva l’importanza che aveva determinato la scelta del luogo su cui impiantare la colonia; il primo sbocco romano sull’Adriatico sfrutta una formazione collinare parallela alla costa, il cui limite meridionale è segnato dal dislivello con il fiume Tordino. L’articolazione urbana prevede dunque una serie di terrazze, in cui i settori dei servizi (cisterne) rivestono spesso una funzione sostruttiva.

    Plausibilmente coinvolta nelle devastazioni che investirono il Piceno durante la guerra greco-gotica (Proc., III 6), nei secoli X-XI, favorite dalle mutate condizioni ambientali presso la foce fluviale, fasi di parziale abbandono sono documentate da focolari e buche per scarichi ricavati all’interno delle strutture più antiche. Alla fine del XV secolo lo spostamento dell’abitato, denominato dal IX sec. Castrum/Castellum Sancti Flaviani, in zona più elevata (attuale centro storico) viene imposto da Giulio Antonio Acquaviva, duca di Atri, che muta il nome della città in Giulia Nova.

  • Luisa Migliorati (1986-1991) 

Director

Team

  • Maria Braga-presidente Archeoclub Giulianova
  • M.Grazia D’Agata, S. Barbetta, S. Fogagnolo, M. Lilli, F. Migliacci- Università La Sapienza

Research Body

  • Sapienza Università di Roma
  • Sopr. Archeologica d’Abruzzo

Funding Body

  • Comune di Giulianova (TE)

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