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Excavation

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  • La Pineta
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  • Molise
  • Province of Isernia
  • Isernia

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Le attività di esplorazione del sito preistorico di Isernia La Pineta, dal 2 al 29 luglio 2017, sono state condotte dall’Università degli Studi di Ferrara, sotto la direzione scientifica del prof. Carlo Peretto, su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Prot. N. DG-ABAP 2846 Class. 34.31.07/25.1 Rinnovo per gli anni 2016-2018), in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise.

    L’attività di scavo ha proseguito il lavoro dell’anno precedente per mettere in evidenza una parte della superficie archeologica denominata 3c, posta quasi a diretto contatto col travertino sottostante. L’indagine si è concentrata nei qq. 153-154-155-158-159-164-165-174-175 del quadrante 1 del I settore di scavo e ha visto l’asportazione dei depositi fluvio-lacustri costituiti da sabbie e ghiaie fini (dall’alto in basso i livelli interessati sono 3s1-5, 3s6-9, 3colluvio, 3s10 e 3b).
    I livelli oggetto di scavo hanno restituito reperti litici, perlopiù schegge in selce di piccole dimensioni, e paleontologici, frammenti indeterminabili di dimensioni varie ma anche significativi resti di grandi erbivori.

    Il rilievo planimetrico e dei reperti è stato facilitato dall’utilizzo di un sistema informatizzato: il ricercatore utilizza un tablet o uno smartphone incorporante l’applicazione di Google Doc come terminale per l’immissione dei dati, i quali sono utilizzabili in tempo reale e visualizzabili sulla pagina web dedicata
    Si è provveduto inoltre al restauro sistematico dei reperti paleontologici e al lavaggio e al vaglio del sedimento che ha consentito il recupero di resti di microfauna (perlopiù denti di roditori e vertebre di pesci).

    I lavori di scavo, documentazione e laboratorio (rilievo planimetrico e fotogrammetrico delle archeosuperfici, coordinamento dei reperti tramite l’uso della stazione totale, descrizione delle unità stratigrafiche, catalogazione e siglatura dei materiali rinvenuti, informatizzazione dei dati di scavo, lavaggio e vaglio del sedimento, restauro dei reperti rinvenuti, ecc.), sono stati accompagnati da laboratori aperti al pubblico e da escursioni didattiche sul territorio molisano. In particolare in tutti i giovedì del mese si sono svolti laboratori dal titolo “Vietato non toccare” per avvicinare il grande pubblico all’attività di ricerca.

    Gli studiosi e i ricercatori, provenienti da numerose istituzioni scientifiche italiane e straniere, sono stati ospitati dall’Amministrazione Provinciale di Isernia nella struttura del Centro Europeo di Ricerche Preistoriche.

  • Giuseppe Lembo-Università di Ferrara 
  • Marta Arzarello - Università degli Studi di Ferrara 
  • Brunella Muttillo - Università di Ferrara 
  • Carlo Peretto – Università degli Studi di Ferrara – Dipartimento di Studi Umanistici 

Director

Team

  • Dominique Grimaud-Hervé- Museé national d’Histoire naturelle, Paris.
  • Giorgio Manzi - Università “La Sapienza”
  • Jacopo Moggi-Cecchi - Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Biologia
  • Julie Arnaud - Università degli Studi di Ferrara
  • Stefano Benazzi - - Università di Bologna
  • Alison Pereira - UMR 8212, Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement (CEA-CNRS-UVSQ), Gif Sur Yvette, Francia.
  • Christophe Falguères – Muséum National d’Histoire Naturelle de Paris
  • Jean-Jacques Bahain- Département de Préhistoire, UMR 7194 CNRS, Muséum National d’Histoire Naturelle, Paris, France
  • Sébastien Nomade - CEA Gif-sur-Yvette
  • U. Thun Hohenstein- Università di Ferrara
  • Anna Cipriani – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • Federico Lugli – Università degli Studi di Bologna
  • Hubert Vonhof - Max Planck Institute
  • Qingfeng Shao - Isotopic mass spectrometer lab., College of Geography Science, Nanjing Normal University, China
  • Tristan Garcia - Laboratoire National Henri Becquerel, Gif-sur-Yvette, France
  • Carmela Vaccaro - Università degli Studi di Ferrara
  • Mauro Coltorti - Università degli Studi di Siena
  • Vincent Lebreton - Département de Préhistoire du Muséum national d'histoire naturelle
  • Benedetto Sala - Università di Ferrara
  • Claudio Berto – Università di Ferrara
  • Guido Montanari Canini - Università degli Studi di Ferrara
  • Marzia Breda- Università degli Studi di Ferrara
  • Rosalia Gallotti- Università di Roma “La Sapienza"
  • Ronan Orrain

Research Body

  • Laboratoire National Henri Becquerel, Gif-sur-Yvette, France
  • Laboratoire des Sciences du Climat et de l'Environnement, Gif/Yvette, France
  • Max Planck Institute
  • Muséum national d’Histoire naturelle de Paris
  • Nanjing Normal University, Cina
  • Sapienza Università di Roma
  • Università degli Studi di Bologna
  • Università degli Studi di Ferrara
  • Università degli Studi di Firenze
  • Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • Università degli Studi di Siena
  • Utah Valley University, Stati Uniti d’America

Funding Body

Images

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