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Excavation

  • Piana S. Marco e Colle S. Marco
  • Castel del Monte
  • Marcianisci
  • Italy
  • Abruzzo
  • Province of L'Aquila
  • Calascio

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • L’indagine ha interessato l’area adiacente al perimetrale Sud della chiesa di S. Marco (Sett. I), quella adiacente ai perimetrali Sud ed Est della torre (Sett. II-IV); l’area situata tra la torre e la chiesa di S. Marco (Sett. III); l’area sita nell’angolo Sud-Est all’interno della chiesa di S. Marco, parzialmente comprensiva dell’ingombro della porta di ingresso (Sett. V); l’area sita nell’angolo Nord-Ovest dell’ambiente interno collocato tra la chiesa e il sett. III e adibito in tempi recenti ad abitazione (Sett. VI).

    Le fasi di vita sono costituite dal basamento del podio di un tempio di età imperiale, da muri che utilizzano materiali di recupero riferibili al periodo della guerra greco-gotica (metà VI secolo) e a un rafforzamento del tempio ora detto con destinazione a Capitolium della fortificazione bizantina, da una capanna di terra di VI secolo e da un ripostiglio monetale costituito da sei monete argentee e da un solido aureo di Giustiniano in ottimo stato di conservazione. Il luogo del rinvenimento del gruzzolo, una cavità nelle pertinenze di una struttura muraria e l’epoca alta della moneta principale (metà del VI secolo) inducono a ritenere che l’occultazione del tesoretto possa coincidere con una delle incursioni ostrogote.

    Nel settore I è stata rinvenuta una pavimentazione in cocciopesto estesa su una preparazione costituita da frammenti di coppi disposti a coltello. Il pavimento si appoggia direttamente sopra alcuni grossi conci di pietra calcarea appartenenti alle strutture del tempio.
    Intorno alla chiesetta, in età medievale e postmedievale fu realizzato un cimitero con sepolture “a cassone”, multiple e in fossa terragna. Nel corso del XVIII secolo, il cimitero fu intaccato da una grande calcara con base circolare e prefurnio, funzionale ai restauri dell’edificio religioso. La calcara, nella metà ovest ha eroso il podio del tempio i cui resti, probabilmente furono utilizzati per la produzione della calce.

    Lo scavo del settore IV ha restituito molto materiale ceramico databile tra V e fine VI secolo d.C. Nella parte E del settore sono stati rimossi i livelli di riempimento di una grossa fossa (all’interno materiali databili fino al XIX sec.), coperta da un battuto di malta, interpretata come azione (XIX secolo) di spoliazione dei blocchi, non portata a termine, come dimostrano alcuni blocchi ancora in situ. Con lo scavo della trincea di spoliazione sono stati messi in luce i filari di blocchi inferiori del tempio.

  • Giovanna Petrella - Università degli Studi dell’Aquila 

Director

  • Fabio Redi - Università degli Studi dell’Aquila, Dipartimento di Storia e Metodologie Comparate

Team

  • Cinzia Mantello - Università degli Studi dell’Aquila
  • Valeria Amoretti - Università degli Studi dell’Aquila
  • Carmine Malandra - Università degli Studi dell’Aquila
  • Cristina Iovenitti - Università degli Studi dell’Aquila
  • Raffaele La Barbera - Università degli Studi di Pisa
  • Roberta Leuzzi - Università degli Studi dell’Aquila

Research Body

  • Soprintendendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
  • Università degli Studi dell’Aquila – Dipartimento di Storia e Metodologie comparate

Funding Body

  • Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
  • UTB Abruzzo Corpo Forestale dello Stato

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