Summary (Italian)
La campagna di scavo 2007 ha comportato l’ampliamento dell’area di scavo 2006, per complessivi 40 mq circa. L’apertura di un’area più grande ha consentito più puntuali osservazioni stratigrafiche. Si è innanzitutto notato che lo strato US 2, composto da depositi carbonatici prodotti da vegetazione lacustre (potamogeti), è sempre lacunoso in corrispondenza delle strutture cumuliformi, che presentano la parte sommitale decapata.
Lo strato limoso di colore grigio nerastro (US 3) si appoggia alle strutture cumuliformi di scarico e corrisponde alle fasi di vita/abbandono del secondo momento abitativo di quest’area (Lucone D). L’alta frequenza di materiali archeologici ha imposto uno scavo a tagli artificiali con successivi e ripetuti fotopiani per documentare i reperti ceramici quasi sempre frammentati in posto.
Lo strato 3 e i livelli ad esso assimilati (USS 9, 11, 16, 18, 19, 25) si appoggiano alle strutture a cumulo: una piuttosto piccola (ES 20) intercettata solo nel Settore S, l’altra molto grande (ES 15), già presente nello scavo 1986/2005, occupa parte del Settore Centrale e del Settore N. La struttura più grande (ES 15) è costituita da una serie caotica di livelletti sovrapposti (USS 17, 23) alcuni di argilla compatta di colore giallo, altri ricchi di cenere e carboni di colore grigio e alcuni di origine vegetale. Parte dei materiali potrebbero essere coerentemente attribuiti a operazioni di pulizia e ripristino di aree di fuoco, mentre le dimensioni dell’area di accumulo potrebbero suggerire anche una funzione strutturale. Asportate US 3 e parte della struttura cumuliforme si è documentato un livello carbonioso (US 4) con matrice limosa di colore nerastro, presente su gran parte dell’area di scavo, legato con ogni probabilità a un episodio di incendio.
Lo strato presenta però differente spessore: in alcune zone arriva ai 10 cm e ingloba elementi lignei carbonizzati, in altri casi segna più che altro un’interfaccia tra US 3 e la successiva US 5. In vari punti si segnalano concentrazioni di particolari materiali carbonizzati, come ad esempio la lente di ghiande presente tra il Settore Centrale e quello Nord. Ma l’elemento maggiormente caratterizzante lo strato US 4 e il tetto del sottostante strato torboso di colore marrone (US 5) è la straordinaria presenza di materiali lignei, con elementi sia verticali che orizzontali.
Gli elementi strutturali lignei verticali in realtà iniziano a comparire già in alcuni rari casi in US 2 e sono stati frequentemente documentati durante l’asportazione di US 3. È però con US3/US5 che si inizia a intravedere la maggior parte dei supporti verticali nelle loro caratteristiche precipue.
Altro discorso riguarda gli elementi lignei orizzontali, presenti a partire esclusivamente dallo strato carbonioso (US4) e probabilmente legati all’episodio di incendio che ha posto fine alla I fase abitativa del Lucone D.Durante l’asportazione dello strato carbonioso (US 4) è stata individuata una vasca lignea prodotta da un tronco di ontano scavato lunga 1,60 m. Si è proceduto alla documentazione del manufatto, di cui si sottolinea la rarità, e, in accordo con la Soprintendenza competente, al recupero per inviarlo prontamente al restauro.
- Marco Baioni - Civico Museo Archeologico della Valle Sabbia 
Director
Team
- Angelo Lando - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Carlo Pettini - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Chiara Coazzoli
- Chiara Garioni
- Eligio Labigalini - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Emanuele Dalmiglio
- Ezio Ferraresi
- Ezio Persavalli
- Federica Porteri
- Francesco Maioli
- Giambattista De Giuli
- Giannella Belluardo
- Gianni Vezzoni
- Giuseppe Bresciani
- Leandro Tonni
- Livio Palamidese - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Piercarlo Spinelli - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Rosella Porteri
- Sergio Persi
- Fabio Bona - Dipartimento di Scienze della Terra ‘A.Desio’, Università degli Studi di Milano
- Nicoletta Martinelli - Museo Civico di Storia Naturale di Verona
- Stefano Rossi
- Renata Perego - CNR-I.D.P.A., Milano
- Alberto Bertoldi
- Giampaolo Gratton - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
- Alessia Conti
- Carlo Baroni
- Diego Capra
- Elisa Zentilini - Università di Verona
- Enrica Quartini
- Stefano Viola
- Veronica Milesi
- Gabriele Bocchio - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
Research Body
- Museo Archeologico della Valle Sabbia - Gavardo
Funding Body
- Comune di Gavardo
- Comune di Polpenazze del Garda
- Regione Lombardia