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Excavation

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La campagna di scavo 2008 è durata complessivamente 9 settimane, dal 4 agosto al 3 ottobre. Sulla durata dell’intervento ha particolarmente pesato il tempo necessario alla documentazione, all’asportazione con campionatura degli elementi lignei, in tutto oltre 300, che caratterizzavano i livelli di crollo della struttura più antica.

    Lo scavo è consistito nella continuazione dello scavo precedente su tutta l’area e nella documentazione accurata della superficie contrassegnata dagli Elementi Lignei Orizzontali (ELO), appartenenti presumibilmente tutti o in parte al crollo della prima struttura abitativa.

    Una volta documentata la superficie, si è proceduto all’asportazione di tutti gli elementi lignei, procedendo secondo un protocollo definito insieme al laboratorio di dendrocronologia e l’esperto paleobotanico. Ogni Elemento Ligneo è stato documentato fotograficamente in sito prima dell’asportazione e poi in seguito a una sommaria pulizia. A questo proposito si è definita una scheda di EL con tutte le informazioni necessarie acquisibili direttamente sullo scavo, soprattutto con le indicazioni dei rapporti fisici tra differenti Elementi Lignei Orizzontali..

    Una volta completata questa operazione si sono potuti affrontare i livelli culturali della prima fase abitativa costituiti dallo strato torboso di base, ricco di materiale vegetale (Strato F del 1986, US 5), coperto in alcune zone da lenti di scarico. Tra queste la più estesa è costituita da uno strato di argilla mista a torba di colore giallastro (US 27), caratterizzato al tetto da materiali archeologici in massima parte ceramici, in stato decisamente frammentario.

    Questi cumuli di scarico presentano caratteristiche molto diverse rispetto a quelle della fase più recente. Sono infatti molto più estesi, appiattiti e stratigraficamente meno complessi. Probabilmente ciò è legato all’ambiente decisamente più umido.

    Si è infine potuto affrontare lo scavo dello strato torboso US 5, estremamente ricco di elementi vegetali, tra i quali si possono annoverare frammenti di corteccia derivanti sia dal degrado dei pali sia dall’opera di scortecciamento effettuata prima della messa in posa. Sono inoltre presenti foglie, rametti, semi, gusci e spighe. Durante lo scavo sono stati rinvenuti, oltre i copiosi resti ceramici, anche numerosi manufatti in legno, come due zappette o pareggiatori di terreno, una zappa a cucchiaio, una mazza e un enigmatico oggetto a ciambella. Presenti anche vari esempi di intrecci in fibra vegetale, probabilmente pertinenti a cesti o gerle, nonché un frammento di tessuto di lino.

    Particolarmente interessante una collana intera formata da vaghi di marmo bianco alternati con semi di Staphylea pinnata, detta volgarmente “falso pistacchio”, tutt’oggi usata in alcune zone d’Italia per confezionare rosari.

    Immersi nella torba sono stati rinvenute alcune tavole in posizione orizzontale o appoggiate in corrispondenza di canalette scavate nel limo lacustre o poste a coltello o in posizione obliqua e piantate direttamente nei fanghi di fondo. Questi ELO potrebbero appartenere a strutture di contenimento e rafforzamento dei pali. Su una l’eccezionale stato di conservazione, che tra l’altro ha suggerito il suo prelievo per il restauro, ha consentito una veloce datazione dendrocronologica al 2034 a.C. del suo abbattimento. Questa costituisce al momento la più antica datazione disponibile per l’abitato.

  • Marco Baioni - Civico Museo Archeologico della Valle Sabbia 

Director

Team

  • Angelo Lando - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Carlo Pettini - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Chiara Garioni
  • Eligio Labigalini - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Eliseo Mora
  • Emanuele Dalmiglio
  • Eric Digman
  • Ezio Ferraresi
  • Ezio Persavalli
  • Federica Porteri
  • Francesco Maioli
  • Giambattista De Giuli
  • Giannella Belluardo
  • Gianni Vezzoni
  • Giuseppe Bresciani
  • Leandro Tonni
  • Livio Palamidese - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Michela Simoni
  • Piercarlo Spinelli - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Rosella Porteri
  • Sergio Persi
  • Simona Tonoli
  • Nicoletta Martinelli - Museo Civico di Storia Naturale di Verona
  • Stefano Rossi
  • Cesare Ravazzi - CNR-I.D.P.A., Milano
  • Gabriele Bocchio - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Renata Perego - CNR-I.D.P.A., Milano
  • Alberto Bertoldi
  • Giampaolo Gratton - Associazione “Gruppo Grotte Gavardo”
  • Alessia Conti
  • Chiara Coazzoli
  • Chiara Franceschini
  • Diego Capra
  • Diego Voltolini
  • Elisa Zentilini - Università di Verona
  • Enrica Quartini
  • Stefano Viola
  • Tecla Gottardi
  • Veronica Milesi

Research Body

  • Museo Archeologico della Valle Sabbia - Gavardo

Funding Body

  • Comune di Gavardo
  • Comune di Polpenazze del Garda
  • Regione Lombardia

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