Summary (Italian)
Scoperta nel 2002 durante una campagna di prospezioni, la Grotta del Rio Secco si trova a 580m di quota sull’Altopiano di Pradis nel settore orientale delle Prealpi Carniche.
Si tratta di una grande grotta-riparo che si apre sul versante sinistro dell’incisione del torrente omonimo, a circa 20m di altezza rispetto al letto attuale. Il riparo è orientato a S e protegge per 6-7 metri un’ampia galleria quasi totalmente riempita di detriti tranne nel settore atriale, da dove prosegue per una decina di metri verso l’interno con direzione N/NW. L’area è limitata verso l’esterno da un cordone di grandi massi di crollo disposto grossomodo N-S, ai quali si appoggiano due muretti a secco, probabili resti di un ricovero utilizzato fino a poche decine di anni fa (figura). Il deposito forma una falda esterna che culmina in corrispondenza dell’attuale linea di pioggia, dove i grandi massi di crollo delineano l’estensione originaria dell’area riparata.
L’importanza del sito è stata colta in seguito all’apertura di un sondaggio nel 2002 che ha messo in luce una successione stratigrafica di 1,70 m di spessore senza peraltro raggiungere il substrato lapideo. Il contenuto paleontologico e archeologico di alcune delle unità stratigrafiche esposte dallo scavo ha rilevato l’esistenza di resti e manufatti ascrivibili al Paleolitico superiore, presumibilmente l’Epigravettiano e al Paleolitico medio finale, come provato anche dalla data radiocarbonio di 37.790±360 BP (LTL429A).
- Marco Peresani - Università degli Studi di Ferrara 
Director
Team
- Enzo Cocca - Università degli Studi di Ferrara
- Andrea Picin - Università di Tarragona
- Rossella Duches - Università degli Studi di Ferrara
Research Body
- Università degli Studi di Ferrara
Funding Body
- Azienda Agricola Bulfon
- Cementeria Buzzi-Unicem
- Comune di Clauzetto
- Consorzio dei Bacini Imbriferi Montani del Tagliamento
- Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
- Provincia di Pordenone
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