Il programma di lavoro sul campo, in accordo con la Direzione Scientifica dell’ente gestore e con la SBA Lombardia, prevedeva la ripresa dell’indagine estensiva delle testimonianze d’arte rupestre presenti all’interno della Riserva stessa con particolare riferimento al territorio del Comune di Ceto: Foppe di Nadro sulle rocce 26 e 27 costituisce forse l’insieme di testimonianze incise più complesso, ricco e continuativo. Si è proceduto al completamento della documentazione (interrotta dal 2006) con fotografie e rilievi a contatto su fogli di nylon. Morfologicamente le due rocce 26 e 27 costituiscono un’unica emergenza montonata, parzialmente separate solo una profonda frattura; la parte sommitale e nord-orientale è definita come r. 26, la più ampia porzione sud-occidentale costituisce la r. 27. La leggibilità delle incisioni è buona, presentandosi più usurate quelle della porzione in piano; la roccia ha una testura a grana mediamente fine e il grado di conservazione delle incisioni è buono o discreto; vi sono però alcune fratture che obliterano parte di figure; la r. 26-27 è stata interessata da incisioni continuativamente lungo il ciclo camuno, con l’unica eccezione della fase calcolitica monumentale. Il primo momento incisorio vede la scelta della porzione sommitale pianeggiante per l’esecuzione di coppelle, oranti schematici e piccole figure topografiche in un insieme caratteristico e ben documentato anche in altri siti. La fase remedelliana privilegia invece altre superfici del Parco, come la 4, la 22-23, la 30, tutte emergenze rocciose che si dispongono lungo il piccolo corso d’acqua che ha origine proprio poco a monte della 26-27: elemento del paesaggio sicuramente di primaria importanza. Durante l’età del Bronzo il processo istoriativo riprende nei settori a sud (nel settore D, estendendosi anche nell’adiacente settore A) e nelle parti in piano. Infine durante l’età del Ferro, come consueto, ogni spazio viene utilizzato e le incisioni si appropriano di aree in precedenza ignorate. Lo studio delle testimonianze sarà sicuramente complesso, sia dal punto di vista tematico, per la ricca serie di dati, che tipo/cronologico: già a una fase preliminare del lavoro, le sovrapposizioni tra armati e tra armati/zoomorfi/piedi/costruzioni risultano significativamente complesse. Durante i lavori di controllo sui rilievi delle r. 42-63-73-80 (rinvenute e documentate nel 2004) è stato individuato un nuovo settore della r. 63 e una nuova superficie, numerata come r. 82. Il tracciato del sentiero, frequentato ormai solo per la manutenzione del bosco e il taglio del legname, è leggermente spostato verso ovest rispetto al 2004 e ora passa direttamente sopra le superfici; il passaggio ha evidentemente smosso il sottile strato di terriccio, che si è dilavato dalle rocce leggermente inclinate e modellate: sono così risultate visibili le incisioni. Il grado di conservazione è discreto. Roccia 63: si individuano nel nuovo settore con profonde coppelle, un busto armato, un quadrupede e altri segni. Roccia 82: Immediatamente a sud della r. 63, questa piccola superficie modellata conserva 6 figure di costruzione delle seconda età del Ferro, un quadrupede, alcune linee filiformi e pochi altri segni.

Foppe di Nadro: rocks 24 and 60 These rocks are adjacent, only separated by the visitors’ pathway; morphologically, the summit of rock 24 is the continuation of the sloped slab which constitutes sector B of rock 60. Uphill, the two surfaces are delimited by the gravel road linking Foppe di Nardo and Naquane that departs from a large meadow and winds towards the north passing other engraved surfaces. Rock 24 Humped surface (154.369 m2) that follows the slope of the hillside, in a good state of preservation; it is equipped with a wooden walkway and information panel. Morphologically it is divided into four parts: Sect. A, the humped summit; Sect. B, the lower part delimited by a deep glacial gutter, today covered by the walkway; Sect. C, downhill from the walkway and towards the north this sector is level and densely engraved with figures. The last sector is formed by a slab extending below a pronounced step. It has a fairly regular slope, the surface only slightly more uneven towards the upper part and tending towards horizontal lower down. This part has been divided into two adjacent sectors, D and E, starting from the top, recorded this season. Sector D: smooth surface, in a good state of preservation, sloping downhill where it naturally continues in sector E. The sector presents 3 dogs and a few schematic anthropomorphic figures (Bronze Age?), cup marks and other marks. In addition, there are a large number of filiform motifs: footprints, circles, trias, anthropomorphic figures with accentuated facial lineaments dating to the middle Iron Age and underlying the footprints. Sector E: lower and western part, sloping downhill. The engravings are rather scattered across the surface; it was engraved during the middle and late Iron Age with a carefully executed scene showing a deer hunt, a deer with a rider (cf. Naq. 57), 7 anthropomorphic figures (five of which armed), one horseman wearing an unusual headpiece, 6 footprints, 3 huts and one filiform hut, five-pointed stars, one shovel, a cross (probably later) and a few other marks. This entire sector was recorded. Rock 60 A vast surface (210.755 m2), naturally divided into sectors, half hidden by vegetation, adjacent to sector A of rock 24 to the south. Sector A: an outcropping block, modelled by short glacial channels and a deep central fracture. The smooth lower part disappears below the vegetation. It presents an interesting Calcolithic panel with faces, two daggers, one or two zoomorphic figures (Cemmo 2 type), a schematic praying figure, an incomplete figure with open arms, and other marks. The repertory of weapons+faces+anthropomorphic and zoomorphic figures on an outcropping surface rather than on a stele is rather unusual. Sector B: the surface has a regular slope following the hillside. It is not very well-preserved, the north part in particular, which presents porous and eroded areas. There are four schematic praying figures in spatial relationship with Sector A and the adjacent rock 24A. On the lower part there are two huts and a horse. At the extreme left is an anthropomorphic figure.

Foppe di Nadro: rocks n. 44 and 60 Situated at the northern edge of a large agricultural plateau, crossed by a small torrent. FdN – Rock 44 (Bs. Ceto.Foppedinadro.044) Erratic mass, irregular parallelepiped. The are preserved on the summit area slightly sloped to the north and are in a mediocre state of preservation. Two scenes of ploughing can be identified, comparable to the type seen on the statue-stelae (Copper Age), associated with small topographical elements; in the Iron Age a foot print was added to the composition. The documentation of the incisions made in 2002 was checked and corrected. At the base of the rock, there was a depression with a containing wall preserved in the terrain, which in a more recent period was used to collect spring water. FdN – Rock 60 (Bs. Ceto. Foppedinadro.060) Sector A, the examination and recording begun in 2013 was completed. During cleaning back of weeds, an arrowhead made of Monti Lessini flint was found in secondary deposition. The shape was compatible with Chalcolithic examples. Microscope analysis showed traces of a bonding material (pitch?) on the arrowhead. New etchings were uncovered represented by schematic praying figures, a dagger, several armed men dating to the Iron Age and other marks. Of particular importance a filiform etching of a spear with something tied half way up its shaft. Sector B, immediately north of sector A, preserves isolated representations of daggers comparable with Bronze Age material; topographical elements; a spear head of uncertain date; rare roughly-made anthropomorphic figures dating to various phases of the Iron Age; pseudo-geometric figures and indeterminate figures. Sector D, investigations began here in 2013 and it was called “sector B” at the time. The examination was completed to the east as far as sector C. Topographical elements, schematic praying figures and a horseman, dating to the Iron Age, were present in isolated bands. In addition to traditional photography and tracing, the rocks were documented using a photo-mosaic, total station (with markers recorded directly on the survey sheets), and SfM (only for sector A of rock 60 and rock 44).

_FdN – Roccia 48 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.048)_ Superficie affiorante dal terreno, pressoché piana, interessata da importanti fratture trasversali e da una zona degradata nella porzione sud-occidentale. Si conservano 70 figure, di cui 38 realizzate a martellina e un importante concentrazione di 32 figure filiformi. Una prima fase vede l’esecuzione di un orante schematico femminile, alcune coppelle e due figure topografiche irregolari interamente campite, tipologia presente anche sulla adiacente r. 25; durante l’età del Ferro vengono eseguite alcune figure a martellina (7 sono le figure definibili, tra cui un armato, una impronta di piede, una ruota raggiata e una figura di costruzione doppia). È interessante in particolare la figura della ruota a doppio giro di raggi, che ha confronti con incisioni presenti a Naquane a soprattutto a Paspardo (Dos Sottolaiolo). Come ultima fase, non chiaramente collocabile dal punto di vista cronologico, sono state eseguite le incisioni “filiformi”, per lo più linee, reticoli e alcuni cerchi a compasso _FdN - Roccia 49 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.049)_ È una superficie con accentuata pendenza, ubicata alla base della scarpata che chiude a Est la radura dei “Pra’ de Naquane”. Individuata e georeferenziata sebbene fosse coperta da infestanti (rovi), è stata accuratamente ripulita e resa visibile. La superficie presenta una rete di fratture profonde, che determinano anche il distacco di numerosi blocchi e la conseguente perdita di parti istoriate; le incisioni si concentrano nelle fasce medio-alte del pannello. Sono state documentate 78 figure, di cui: 2 oranti schematici a grandi mani (prima fase incisoria); 1 figura di ascia, avvicinabile al tipo Desor-Robbio (tra età del Bronzo Antico e Medio); 6 cani, 8 armati in duello e simboli (dischi e un quadrangolo) dell’età del Bronzo tarda- prima età del Ferro; una impronta di piede e due antropomorfi delle media e tarda età del Ferro. Alcune profonde coppelle allineate sembrano pertinenti alla fase dell’età del Bronzo tardo. La superficie è inedita. _FdN - Roccia 61 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.061)_ Masso di frana a forma di parallelepipedo, immediatamente a sud-ovest della r. 29. La superficie è molto danneggiata dagli agenti naturali e atmosferici (licheni, muschi, azione termoclastica); verso sud e nord i margini sono profondamente fratturati. Le incisioni sono visibili nella porzione orizzontale superiore della superficie. Sono state rilevate 54 figure, di cui 21 coppelle (profonde e correlate tra loro ma non disposte a modulo), 7 figure topografiche interamente campite, una ascia con lama di forma subtrapezoidale allungata, spalla dritta, larga e marcata, lati dritti e divergenti verso il taglio. Si suggerisce un confronto con asce ad alette di tipo S. Francesco e tipo Toscanella datate tra il VII e VI a.C. Confronti sono a Foppe di Nadro r. 34, r. 85 e Campanine di Cimbergo r. 16E. _FdN - Roccia 85 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.085)_ Si segnala infine la nuova superficie n. 85, rinvenuta durante i lavori di ripulitura in prossimità della r. 61. La superficie era coperta di uno strato abbastanza leggero di terriccio e fogliame. La morfologia è piuttosto articolata, con parti in pendenza e un profondo gradino formatosi già in antico per un importante distacco. Le incisioni, in buono stato di conservazione, sono disperse sulle porzioni oblique della superficie, mentre una importante composizione topografica occupa sia l’area in pendenza che l’area orizzontale del gradino. Sono state rilevate 45 figure, di cui 25 elementi topografici, realizzati anche in modo assai regolare e con confronti sulla vicina r. 24C; un piccolo pugnale dell’età del Rame e una ascia a lama subtrapezoidale, spalla dritta, larga e marcata, lati dritti. Come per il reperto della r. 61, si suggerisce un confronto con asce ad alette di tipo S. Francesco e tipo Toscanella datate tra il VII e VI a.C. Confronti iconografici sono a Foppe di Nadro r. 34, r. 61 e a Campanine di Cimbergo r. 16E. Per tutte le superfici sono stati eseguiti: il rilevamento integrale delle incisioni, la documentazione fotografica, la digitalizzazione dei fogli di rilievo, la documentazione fotografica per il fotomosaico; la nuova superficie r. 85 è stata anche georeferenziata e lo shapefile inviato alla Soprintendenza per l’inserimento nel piano di monitoraggio.

FdN – Rock 25 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.025) The surface known as r. 25 outcrops on the west of the main visitors’ route through the Foppe di Nadro Park, between r. 48 (of which it is the natural continuation) and the fork, immediately north, where pathways branch-off towards Naquane (downhill) or towards the upper section of the park and the area of r. 27 (uphill). From the pathway, r. 25 appears as a horizontal surface with its long axis aligned N-S (sectors A-B), terminating rather brusquely towards the west with a steep, short descent interrupted to the south by the out cropping of sector C, very close to rock n. 48. In the northernmost part, the slope becomes a scarp and the surface emerges from it as a rocky spur with a long horizontal summit, half hidden by trees. The petroglyphs, made using the “martellina” technique (hammering with a pointed stone) and graffiti (“filiform”), are mainly concentrated on the horizontal portion of the surface, in sectors A and B, which are contiguous but separated by an oblique fracture. The surface was documented in 1980 and 1981, with the technique of neutral treatment in use at the time. After a check, it was decided that this documentation was not accurate enough for modern standards, thus the recording was carried out again. Sector A presented a large number of filiform engravings: circles, series of circles with a central point, lines, and bands of lines, grids, and trias constitute the almost totality of the engravings. The comparison of the actual surface with the historical photographs taken in the early 1980s shows a perceptible degradation of the surface, perhaps due to the vicinity to the pathway. The reading of the overlaps (not marked in the 1981 recording), now requires very careful attention and the fieldwork has yet to be concluded. Sector B presented a predominance of prehistoric and proto-historic figures made using the “martellina” technique: geometrical areas of the topographical type from the Copper Age (like those on nearby r. 48 and r. 24); then in various phases of the Iron Age, armed figures, an incomplete “Camuna rose”, animals, foot prints, and structures. Alongside these engravings are filiform petroglyphs (trias, grids, circles, lines and bands of lines) that continue in sector A and present similar problems of legibility. The recording and digital reconstruction of the petroglyphs has been completed. Sector C presents three areas, made using the “martellina” technique, of the topographical type from the Copper Age and a few armed figures and structures of Iron Age date. FdN - Rock 28 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.028) Rock n. 28 is a small monotone protrusion positioned at the apex of the long rocky outcrop formed by r. 22-23, of which it is the natural continuation, although separated by a deep fracture. Situated on private property, although mentioned in publications, and documented by the Monitoring project, it had never been recorded or studied. The petroglyphs are present on the sloping, almost vertical part and on the horizontal summit. They certainly continue under the earth and grass covering the uphill surface. The summit presents an area with the fractures and flaking that can be attributed to the lighting of fires (cf. on the summit of r. 24, 39, 60), delimited by large carefully-made cup marks. Topographical type areas made with the ‘martellina’ technique, scenes of ploughing, and two daggers (one attributable to the Copper Age, the other to the Bronze Age) are present. Armed figures, a deer-hunting scene, a deer being ridden, an axe with a quadrangular blade, a finely-made ox and figures of structures are also present, dating to various phases of the Iron Age. FdN - Roccia 56 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.056) This is a small surface emerging vertically on the east side of the pathway, to the exterior of the fork in the pathway leading towards the zone of upper Foppe di Nadro. The surface is delimited at the top by an ancient containing wall that rests on the rock itself, where it bends to become almost horizontal. The surface has been cleaned of moss and photographed. It presents several figures of structures on the sub-horizontal part, characterised by flaking and detachments, while several geometrical figures are engraved on the vertical surface close to the pathway. The recording of the petroglyphs remains to be completed. FdN - Rock 60 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.060) Work on recording the extensive surface of rock n. 60 has been ongoing since 2013. With respect to the nucleus of sectors A-D, sector E is situated to the south-west, by the side of the pathway and beyond a large area of bare rock on which there are no engravings. A short inscription in Latin is present, perhaps a name, made up of seven letters arranged in two lines. The inscription, the second in Latin from the Foppe di Nadro area, was already known and published but had not been recorded and inserted into the scientific archive.