This was the first season of investigations in the cemetery of the medieval church of Sant’Agostino in Caravate (VA). The excavations are part of a multi-year project set up by Varese University to analyse the osteological remains from several medieval cemeteries in the area north of Varese. The excavations were concentrated north of the church, built in the early 11th century, and characterised by a small cemetery on the terraces that were investigated in 1989 and in 2002. This season’s excavation carried on from the previous ones and was situated at the base of an artificial scarp bordering the garden to the rear of the church. The removal of the surface levelling layers revealed a wall made of large stones abutting the terrain, in correspondence with the north section. It represents the northern edge of the cemetery terrace already partially identified in 2002 and also functioned as a support for another raised level. The terrace’s original ground level was identified south of this wall. There were four reclamation ditches cut into this surface, characterised by the presence of abundant human disarticulated bone. In one of the ditches there was an earth grave containing a juvenile individual. Four burials in stone coffins were found underneath the ditches, datable to the late medieval period. Only two were investigated; they contained the skeletal remains of juveniles between 7 and 15 years of age.

Nel mese di luglio 2019 sono riprese le indagini presso l’area cimiteriale della Chiesa Medievale di Sant’Agostino in Caravate (VA), da parte dell’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con la SABAP per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. L’intervento, diretto sul campo dalla Dott.ssa Marta Licata e dal Dott. Daniele Capuzzo, è parte integrante di un progetto pluriennale avviato dal Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della vita dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, che concerne l’analisi e lo studio dei resti ossei provenienti da alcuni contesti cimiteriali medievali dell’alto varesotto. Le attività di scavo si sono concentrate nella piccola area cimiteriale a N della chiesa, edificata agli inizi dell’XI secolo. Lo scavo, in continuità con i precedenti, ha riguardato nuovamente la base della scarpata artificiale che delimita il giardino alle spalle della chiesa. Si è proceduto ad allargare la precedente area di scavo verso W, al fine di seguire in estensione il terrazzo cimiteriale e poter procedere all’indagine delle ultime due sepolture individuate l’anno precedente. Entrambe le tombe, caratterizzate da una cassa litica ben conservata sormontata da grosse lastre di pietra di copertura, hanno restituito resti ossei afferenti ad almeno tre individui, uno in connessione anatomica e gli altri ridotti o commisti lungo uno dei lati della cassa. Tale evidenza testimonia un’azione importante di riutilizzo delle sepolture che, dall’analisi preliminare dei resti ossei, sono state usate indiscriminatamente per soggetti adulti e sub-adulti, oltre che per un neonato. Non si rinvengono elementi di corredo, tuttavia è possibile collocare tali sepolture entro il medesimo orizzonte cronologico delle precedenti, ovvero il Basso Medioevo.