L’isola di Sant’Andrea, situata nell’alveo del Lago di Loppio (Trentino meridionale), prosciugato nel 1956, quindici secoli fa ospitò un insediamento fortificato. In seguito a segnalazioni e rinvenimenti sporadici susseguitisi fin dal XIX secolo, nel 1998 la Sezione Archeologica del Museo Civico di Rovereto avviò un progetto di ricerca e di studio del sito, concretizzatosi in una serie di campagne di scavo estive, concluse nel 2017. Le indagini hanno portato alla scoperta di un contesto archeologico pluristratificato, con testimonianze che vanno dalla preistoria all'epoca tardoantica, a quella medievale, per giungere fino alla Grande Guerra. Ai risultati dello scavo stratigrafico sono stati dedicati due volumi, e in particolare uno concernente le evidenze relative al castrum, l’altro ai resti archeologici messi in luce nell’area della chiesa di S. Andrea. Le indagini sui reperti comunque proseguono e in particolare a partire dal 2019 si è avviato un progetto di studio archeometrico dei materiali ceramici in collaborazione con l’Università di Berlino.