In località S'Arcu 'e is forros, in agro di Villagrande Strisaìli, nella Sardegna centro-orientale (Ogliastra), intense ricerche archeologiche avviate dalla Soprintendenza a partire dagli anni Ottanta del Novecento hanno messo in luce un importante contesto a carattere abitativo-santuariale, occupato in modo continuativo a partire dall’età del Bronzo fino almeno all’età arcaica, con tracce di frequentazione in età romana. Nel sito sono stati individuati due templi del tipo cosiddetto a megaron, di cui uno con altare/braciere modellato in forma di nuraghe, un edificio a otto interpretato come una fornace, varie capanne circolari e due agglomerati di vani disposti intorno a uno spazio all’aperto, secondo il modello ad insula. Caratteristica del sito è la stretta connessione tra l’area sacra e le pratiche cultuali con l’artigianato metallurgico, di cui si rinvengono le strumentazioni (matrici e pinze da fonditore), le materie prime (rame, stagno, piombo), ma anche le strutture di fusione. Tra il 2016 e il 2017, nuove indagini che hanno interessato l’insula denominata 2, nota soprattutto per i consistenti ripostigli di bronzo, hanno portato alla luce nuove strutture. In particolare, una imponente struttura gradonata collegata con un vano all’aperto lastricato, propone forme costruttive differenti da quelle note nella civilta’ nuragica e apre nuove prospettive di ricerca per la conoscenza della funzione e della frequentazione di questa parte del sito.