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Excavation

  • Calvatone
  • Costa di S. Andrea, area di proprietà provinciale
  • Bedriacum
  • Italy
  • Lombardy
  • Province of Cremona
  • Calvatone

Strumenti

Credits

  • La Banca Dati Italiana è frutto di una collaborazione tra:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Sommario (Italiano)

  • Le indagini hanno interessato un unico grande settore, denominato Settore nord-ovest 2007.
    L’apertura di un’area di notevole ampiezza, adiacente al margine orientale del settore indagato nel 2006, ha permesso l’indagine dei livelli stratigrafici superficiali, con l’individuazione delle evidenze strutturali immediatamente al di sotto dell’attuale piano di campagna. Sono stati identificati una serie di ambienti in perfetto allineamento con l’ambiente scavato nel 2005. Nella porzione occidentale del settore sono stati messi in luce il crollo in situ di una copertura laterizia, un consistente livello di argilla compatta e depurata, da interpretarsi come un deposito originato dallo scioglimento di alzati parietali in argilla cruda, ed estesi livelli di limo scuro, forse pertinenti a una fase di crollo o distruzione di alzati parietali, e al conseguente disfacimento di strutture lignee. Tutte queste evidenze stratigrafiche risultano delimitate, a nord e a sud, da due lunghe trincee di asportazione muraria, che corrono in parallelo con andamento NW-SE: la trincea settentrionale, in particolare, è in perfetto allineamento con un breve lacerto di muro individuato presso l’angolo sud-orientale del settore, di cui si conserva il livello di fondazione e un singolo filare dello zoccolo di elevato. E’ possibile riconoscere, sulla base delle analogie con quanto emerso dallo scavo degli Ambienti 2005 e 2006, la presenza di almeno due (forse tre) ambienti affiancati, tutti apparentemente di dimensioni molto simili e perfettamente allineati lungo una direttrice NW-SE.

    Sia i crolli della copertura laterizia sia i livelli di argilla e/o limo provenienti dal disfacimento degli alzati parietali trovano infatti precisi confronti con le evidenze relative agli Ambienti 2005 e 2006. A ridosso del margine nord del settore di scavo è stato messo in luce un lacerto di pavimentazione in cocciopesto, il cui stato di conservazione appare compromesso da pesanti interventi distruttivi, che ne hanno completamente devastato il livello superficiale. Si tratta di un pavimento di qualità non particolarmente elevata, in cui appaiono inserite numerose tessere litiche di colore bianco e nero, apparentemente collocate senza un preciso ordine o un disegno predefinito. La presenza di un elemento di questo tipo risulta estremamente interessante, ed è possibile ipotizzare una sua pertinenza a un edificio di carattere residenziale piuttosto che funzionale/produttivo, relativo, dunque, a un complesso edilizio differente rispetto a quello identificato nella porzione meridionale del settore.

    Le caratteristiche costruttive degli ambienti, le loro dimensioni piuttosto ridotte e la loro stessa disposizione planimetrica sono tutti elementi che contribuiscono all’interpretazione di queste strutture come parte di un complesso unitario a destinazione utilitaria e funzionale, forse destinato ad attività di stoccaggio/immagazzinamento di merci e prodotti. In via del tutto preliminare, le evidenze strutturali possono essere ascritte a un orizzonte cronologico di I-II sec. d.C., anche se solo la prosecuzione delle indagini e lo studio dei materiali potranno fornire indicazioni più precise su funzione e cronologia.

  • Lilia Palmieri - Università degli Studi di Milano 

Direttore

  • Maria Teresa Grassi - Università degli Studi di Milano

Team

  • Laureandi e specializzandi - Università degli Studi di Milano
  • Angela Cerutti - Università degli Studi di Milano
  • Daniela Benedetti - Università degli Studi di Milano
  • Federica Giacobello - Università degli Studi di Milano
  • Francesca Ossorio - Università degli Studi di Milano
  • Gioia Zenoni - Università degli Studi di Milano
  • Alberto Bacchetta - Università degli Studi di Milano
  • Thea Ravasi - Università degli Studi di Milano
  • Andrea Baudini - Società Lombarda di Archeologia s.r.l. Milano
  • Clelia Orsenigo - Università degli Studi di Milano
  • Laura Sperti - Università degli Studi di Milano

Ente di ricerca

  • Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze dell\'Antichità

Ente finanziatore

  • Comune di Calvatone
  • Regione Lombardia
  • Università degli Studi di Milano

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