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Excavation

  • Calvatone
  • Costa di S. Andrea, area di proprietà provinciale
  • Bedriacum
  • Italy
  • Lombardy
  • Province of Cremona
  • Calvatone

Strumenti

Credits

  • La Banca Dati Italiana è frutto di una collaborazione tra:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Sommario (Italiano)

  • Le indagini hanno interessato un unico settore, denominato Settore 2009.
    L’area oggetto di ricerca rappresenta il limite settentrionale del settore già parzialmente indagato durante la precedente campagna di scavo, con un’azione finalizzata all’approfondimento dell’indagine stratigrafica nei pressi del pavimento in cocciopesto pertinente probabilmente a un ambiente riscaldato. Tale azione è stata intrapresa per la particolare rilevanza scientifica del piano individuato, che risulta essere un unicum nel panorama dell’architettura privata vicana, inserito nella sequenza di ambienti allineati in senso NE-SW individuati nel 2008.

    La pavimentazione in solido cocciopesto presenta sulla superficie diverse impronte di forma circolare chiaramente distinguibili, alcune delle quali evidenziate da residui di malta, certamente ricollegabili all’originario allettamento di pilae di sostegno per una suspensura. Tale ipotesi è stata confermata dal recupero, durante le operazioni di apertura del settore della campagna precedente, di un frammento di pila di forma cilindrica e di alcuni frammenti di tubuli per riscaldamento parietale nelle immediate vicinanze del pavimento, e soprattutto dal ritrovamento in situ di una pila parzialmente danneggiata presso il limite sud-orientale del cocciopesto, di diametro tuttavia inferiore rispetto a quella precedentemente rinvenuta. Lo stato di conservazione del piano appare notevolmente compromesso e le sue dimensioni risultano piuttosto ridotte, a causa dei pesanti interventi di scasso dovuti presumibilmente alle arature meccaniche che ne hanno intaccato profondamente il perimetro originario. Lungo il margine meridionale del pavimento era stata individuata ed ora ben delineata un’evidenza probabilmente interpretabile come una trincea di asportazione muraria, il cui riempimento risulta costituito per la maggior parte da frammenti laterizi di piccoli e medie dimensioni, frammenti di intonaci e malta. A nord del pavimento, presso il margine settentrionale del settore, è stato ulteriormente evidenziato un livello di frammenti laterizi incoerenti, al momento interpretabile come probabile trascinamento dei livelli di crollo rimescolati già individuati vicino allo stesso pavimento. A ovest del piano pavimentale si segnala la presenza di due elementi strutturali di rilievo, per la cui definizione, nonostante l’ulteriore intervento, bisognerà attendere un’indagine di scavo approfondita. Il primo elemento è costituito da una lunga traccia di intonaco dipinto (85 cm circa) apparentemente conservato in situ e ancora parzialmente ricoperto da materiali incoerenti di crollo, con un andamento parallelo al limite NW del pavimento: tale allineamento risulta interpretabile come il residuo del probabile fronte esterno della muratura originaria che chiudeva a ovest l’ambiente definito dal pavimento in cocciopesto. Il secondo elemento è costituito da un grosso frammento di sesquipedale, posto di piatto su un livello di argilla sciolta, apparentemente privo di connessioni con le strutture vicine.

    Il piano pavimentale rinvenuto costituisce il “sottofondo” di base su cui doveva in origine impostarsi il pavimento vero e proprio dell’ambiente riscaldato, separato dall’intercapedine creata attraverso le pilae di sostegno.

    L’orientamento delle strutture identificate e la disposizione sequenziale rispetto alle altre strutture individuate nell’area, indizi per uno sviluppo architettonico coerente, permettono di ascrivere in via preliminare l’ambiente riscaldato a un orizzonte di I sec. d.C.

  • Lilia Palmieri - Università degli Studi di Milano 

Direttore

  • Maria Teresa Grassi - Università degli Studi di Milano

Team

  • Laureandi e specializzandi - Università degli Studi di Milano
  • Giorgio Rossi - Università degli Studi di Milano
  • Marina Albeni - Università degli Studi di Milano
  • Miriam Romagnolo - Università degli Studi di Milano
  • Stefano Nava - Università degli Studi di Milano
  • Angela Cerutti - Università degli Studi di Milano
  • Antonino Crisà - Università di Leicester
  • Daniele Bursich - Università degli Studi di Milano
  • Gioia Zenoni - Università degli Studi di Milano

Ente di ricerca

  • Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze dell\'Antichità

Ente finanziatore

  • Comune di Calvatone
  • Università degli Studi di Milano

Images

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