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Archaeological Survey

  • Italy
  • Apulia
  • Province of Brindisi
  • Fasano

Summary

  • Le ricognizioni sistematiche dell’Ignatinus Ager si collocano nell’ambito del “Progetto Egnazia: dallo scavo alla valorizzazione”, diretto dal 2001 dalla prof.ssa M. R. Cassano, e del più ampio Progetto FIRB “Archeologia dei paesaggi della Puglia adriatica in età romana: tecnologie innovative per una pianificazione sostenibile e una fruizione identitaria” cui partecipano dal 2013 l’Università degli Studi del Molise, L’Università degli Studi di Bari e il Politecnico di Bari. Le ricognizioni e di superficie nel territorio di Egnazia hanno interessato un settore ampio ca. 25 kmq (Mastrocinque 2017) ma, rispetto agli ultimi dati editi, quest’area parziale è stata successivamente ampliata con nuove indagini sul campo. L’area ricognita comprende dunque il territorio che circonda la città di Egnazia e il comparto sud-orientale, cui è stato aggiunto un transetto orientato verso l’interno e volto a stabilire un confronto tra zona costiera e zona interna collinare. L’obiettivo delle indagini di superficie è delimitare l’estensione dell’Ignatinus ager e focalizzarne le principali caratteristiche insediative, anche in rapporto con la città, sulla quale sono state invece raccolte negli ultimi anni consistenti acquisizioni grazie all’attività di scavo (2001-2008).

Project Dates

  • 2008 - presente

Periods

  • No period data has been added yet
  • 3300 BC
  • 2200 BC
  • 1200 AD

Survey Method

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  • L’indagine diretta sul campo è stata preceduta da un’analisi dettagliata della documentazione d’archivio e dal posizionamento delle evidenze censite in un progetto GIS; la base cartografica utilizzata è costituita dal formato raster della Carta Topografica d’Italia dell’Istituto Geografico Militare, in scala 1:25.000, e delle ortofoto della Regione Puglia, realizzate nel 2001 in scala 1:5000, dal formato vettoriale della Carta Tecnica Regionale, in scala 1:5.000, e della Carta Tecnica del Comune di Fasano, in scala 1:5000. Sulla base di questa preliminare analisi del paesaggio sono state scelte le aree più adatte per la ricognizione, ossia in genere quelle caratterizzate dall’assenza di strutture romane e dalla presenza di soli insediamenti rupestri di età medievale. Nelle attività di ricognizione sul campo è stata prevista una distanza massima di 5 m tra i ricognitori responsabili di diverse fasce di raccolta ma, in casi di concentrazioni rilevanti di materiali, la distanza è stata ridotta a 1 m. Per ogni appezzamento ricognito sono state prese in considerazione le condizioni di visibilità che possono aver inficiato sulla raccolta. Le UT (o siti) sono intese come “insiemi di reperti archeologici visibili sulla superficie del terreno con coerenza spaziale”(cfr. Aprosio 2008) e la loro interpretazione è effettuata prendendo in riferimento il lavoro di F. Cambi nel territorio di Brindisi (cfr. ricognizioni sistematiche nell’Ager Brundisinus): la tipologia si basa su cinque criteri fondamentali (qualità, quantità e concentrazione dei reperti, dimensioni delle aree di spargimento e distribuzione dei reperti al loro interno) e su 11 categorie di rinvenimento (es. diversi tipi di ville, casa, villaggio, fornace/deposito, frequentazione). La cronologia delle UT è stata individuata sulla base dei materiali diagnostici e i dati ottenuti consentono di delineare il quadro dell’occupazione e dello sviluppo dell’antica Egnazia, consistente soprattutto in età tardoantica e medievale. La ricerca è stata integrata anche da indagini ambientali, in particolare paleobotanica e archeozoologia.

Research Focus

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Other Comments

  • Direttore: M. R. Cassano, Università degli Studi di Bari. Altri membri del team: G Mastrocinque: coordinamento delle attività di ricognizione: M. Campese e P. Iacono: gestione del sistema GIS; M. Cuccovillo e A. Sciacovelli: indagine archeozoologica; F. De Palo, M. D. De Filippis, V. Lucente e M. Silvestri: studio del materiale ceramico. ............................................................................................................................. Questa scheda è stata compilata dal team di Fasti Online Survey nell'ambito dello KNIR internship 2020 'Digital Field Survey Archaeology'.
  • Il lavoro è volto all’analisi sistematica dell’assetto del territorio gravitante intorno a Egnazia e alla comprensione delle principali dinamiche di occupazione e di sfruttamento delle risorse naturalmente presenti in quest’area in età romana, tardoantica e altomedievale. L’analisi mira inoltre a delineare l’articolazione insediativa dell’Ignatinus Ager e il suo condizionamento a opera delle lame, le quali fungono da collegamento fluviale tra interno e costa e influiscono sul posizionamento dei nuclei demici.

Research Institution

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  • Università degli Studi di Bari

Director

  • Director
    • Raffaella Cassano