La campagna del 2014 ha ripreso le mosse dalla situazione lasciata alla fine del 2013, chiusa con l’asportazione di lembi residui dell’US3B (quasi certamente Età dei Metalli) e del sottostante US4 del Paleolitico superiore, nei quadrati P15, Q15 e Q16. L’asportazione dell’US4 aveva messo allo scoperto il tetto del sottostante US5, costituito da un sedimento sabbioso argilloso di colore giallastro, interessato da un vistoso fenomeno erosivo, con formazione di canalette e buche di varia forma, facenti parte di una superficie alquanto accidentata, sulla quale si è formata l’unità sedimentaria contenente l’industria del Paleolitico superiore.

Già in quella occasione era stata formulata l’ipotesi che la frequentazione paleolitica fosse avvenuta quando questa superficie era in corso di livellamento ad opera di un sedimento argilloso proveniente dall’esterno della cavità; sedimento che non ha impedito, data la sua sottigliezza, il verificarsi di vistosi arrossamenti in molti punti del tetto del sottostante US5 e la combustione di alcune pietre poste al contatto fra le due unità, in seguito all’accensione di fuochi da parte dei frequentatori paleolitici. Obbiettivo centrale della campagna del 2014 è stato quello di allargare lo scavo del livello paleolitico ai quadrati adiacenti, per cogliere in maniera più estesa la morfologia del tetto del sottostante US5.

Nel quadrato P16 l’unità US4, costituita dallo stesso sedimento sabbioso argilloso bruno molto costipato, è risultata alquanto sottile, con scarsissima industria litica e abbondante microfauna, certamente proveniente dal sottostante US5, che sappiamo essere ricchissimo di questo materiale. Lo scavo nell’adiacente P17 ha incontrato, al di sopra dell’US4, una nuova unità (US3B), che seppure limitata in estensione, e difficilmente distinguibile sul piano sedimentologico dal sottostante US4, è stata tenuta distinta. Il ritrovamento di due frammenti ceramici, uno dei quali con margini non freschi, al suo interno, indica l’appartenenza ad un orizzonte olocenico. Lungo la sezione 5 fra P16 e P17 uno dei numerosi buchi di palo ( n.10) scavati sia nell’US5 che nell’US4 e chiaramente allineati, era riempito del sedimento del 3B; particolare questo che farebbe pensare ad un legame di questi buchi con l’orizzonte olocenico.

Lo scavo dell’US4 nei quadrati P17 e Q17 ha messo in evidenza una morfologia del tetto dell’US5 del tutto simile a quella scoperta negli altri quadrati. Il sedimento continua ad essere argilloso sabbioso per lo più costipato, contenente abbondanti carboni dispersi al suo interno, e scarsa industria litica tra cui alcune microgravettes. Nel P17 il taglio dell’US4 ha messo in evidenza due nuovi buchi di palo, in questo caso appartenenti all’orizzonte paleolitico; nonché alla base dell’unità un breve allineamento circolare di pietre, sulla cui intenzionalità ci sono dei ragionevoli dubbi.