Fasti Online Home | Switch To Fasti Archaeological Conservation | Survey
logo

Excavation

  • Domo
  • Aia del Castellare
  •  
  • Italy
  • Tuscany
  • Provincia di Grosseto
  • Campagnatico

Tools

Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • La campagna di scavo 2017 a Domo è stata imperniata su tre saggi distinti, tesi all’approfondimento di aree già parzialmente indagate negli anni precedenti e all’inizio delle indagini in aree nuove.
    Il primo saggio è stato posizionato immediatamente a Nord dell’Ambiente 11 (ad Est del cd. “plesso Nord”), in corrispondenza dell’area – mai indagata – su cui si apre l’ingresso dell’ambiente.

    Le indagini, hanno rivelato l’esistenza di una serie di battuti pavimentali posti a quote costanti ma di diversa tipologia (in terra mista a frammenti di laterizi e in tritume di laterizi), probabile indizio di sequenze di interventi di asportazione parziale e successivo ripristino. L’attestazione di diversi interventi sui piani stessi è indice della possibile esistenza di diverse fasi di vita e, conseguentemente, di una certa ampiezza dell’arco di vita di frequentazione dell’area. Il secondo saggio è stato posizionato nell’area a Nord delle “Grandi Terme” e ad Est del “plesso Nord”. Lo scavo ha rivelato la presenza di una grande fossa colmata da cenere e carbone, posta in corrispondenza del varco d’accesso all’ipocausto delle terme ed il cui riempimento appoggiava ai muri del “plesso Nord”.

    Notevole interesse riveste anche il rinvenimento di un muro non pertinente a nessuno dei due grandi plessi e forse indice dell’inizio di un’altra nuova struttura. Il terzo saggio è stato invece posizionato in corrispondenza degli Ambienti 15 e 16. L’area presenta una serie di ambienti pertinenti alla prima fase di vita del sito, poi rasati e probabilmente trasformati in un’area aperta in occasione della strutturazione del complesso termale. Le indagini hanno permesso di identificare ulteriori ambienti posti ad Ovest, quanto rimane dei piani pavimentali originari, gli interventi di scasso antichi e la strutturazione del piano di calpestio della nuova area all’aperto. Sono state inoltre identificate ulteriori tracce di frequentazione di età medioevale negli strati di abbandono delle strutture romane (piccole buche circolari, probabilmente riferibili a coltivazioni). Rilevante risulta l’acciottolato identificato nell’Ambiente 15: un piano regolare ottenuto con ciottoli piantati obliquamente e che probabilmente fungeva da basamento/vespaio al pavimento vero e proprio dell’ambiente.

    Da sottolineare il rinvenimento di numerosi frammenti di tegole e coppi, in gran parte ricomponibili, dagli strati pavimentali degli ambienti 15 e 16; di un frammento di orlo di dolio con bollo dall’acciottolato dell’ambiente 15 e di diversi frammenti del piano

Director

Team

Research Body

Funding Body

Images

  • No files have been added yet