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Excavation

  • Riparo l’Oscurusciuto
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  • Province of Taranto
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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel settembre 2016 è proseguito lo scavo del testimone Nord, iniziato negli ultimi giorni della campagna dello scorso anno. Le indagini in questo lembo di stratigrafia addossato ad una delle pareti del riparo hanno tre obiettivi principali: a) recuperare i dati delle US 4 e 5 di questo testimone, in pericolo di crollo per la presenza di un complesso di tane; b) integrare i dati spaziali delle unità stratigrafiche con focolari: US 9, 11, 13; c) ampliare l’esplorazione della superficie di abitato US 15, mettendo in luce i rapporti tra le due strutture delimitate da pietre e la parete Nord del riparo stesso.

    Le ricerche in questa campagna hanno interessato l’unità stratigrafica 4 nei quadrati C11-12-13 per un’ampiezza complessiva di circa 2 mq. Questa piccola area è risultata particolarmente ricca di reperti litici e ossei, spesso rinvenuti in addensamenti. Lo scavo è stato effettuato in tre tagli artificiali di 8-10 cm di spessore. Il sedimento, compatto ma friabile, ha facilitato il recupero dei materiali, ad eccezione di una porzione nel quadrato C11, concrezionata contro parete. All’inizio dello scavo il sistema di tane (US 90) era visibile sia sulla parete del testimone (US 4 e 5), sia, molto parzialmente, sulla sommità di US 4 (questa unità costituiva il tetto del testimone stesso, conservato a partire dalla campagna del 2003). Nel corso dello scavo, nei tagli 2 e 3 di US 4 il complesso di tane è stato messo in luce per una maggiore estensione: una galleria principale si sviluppa da Est ad Ovest, con uno sbocco nell’angolo Nord-Ovest del riparo. In questo punto, le escavazioni da parte di roditori hanno probabilmente interessato anche unità più profonde (US 9, 11). La galleria principale, nel quadrato C11 e in parte in C12, si sviluppa addossata alla roccia. Rami secondari proseguono all’esterno sulla parete del testimone. Queste tane risultavano beanti con riempimento alla base sciolto ben distinguibile dal sedimento di US 4.
    Nei quadrati C12-13-14 è stata messa in luce la sommità di US 5, della quale è stata scavata una piccola parte in C12 III.

    Tra i resti faunistici di US 4, sono abbondanti i frammenti di diafisi di ossa lunghe: è stata riconosciuta la presenza di Bos primigenius , Dama dama e Sus scrofa.
    L’industria litica non presenta sostanziali novità: il sistema di produzione Levallois ricorrente è sempre dominante sui sistemi volumetrico o addizionale. Solo si osserva, rispetto ai livelli sottostanti, una maggiore frequenza della modalità unipolare convergente, accanto a quella a stacchi paralleli. Sono rappresentate tutte le fasi della catena operativa, dalla inizializzazione della messa in forma del blocco all’abbandono dei nuclei. Quanto ai prodotti ritoccati, sempre non particolarmente numerosi, i raschiatoi soprattutto lunghi prevalgono sulle punte e sui denticolati. Si segnala il rinvenimento, sporadico nelle campagne precedenti, di alcuni ciottoli che sembrano utilizzati come percussori/ritoccatoi.

    Alla campagna di scavo, effettuata dal 4 al 23 settembre, hanno partecipato oltre agli scriventi: Francesco Boschin, Serena Ciullo, Jacopo Crezzini, Lucia Dallafior, Loris Di Vozzo, Melania Farnese, Alessandra Macco, Giulia Marciani, Vincenzo Spagnolo.
    Un forte ringraziamento all’amico Piero Di Canio di Ginosa e alla sua famiglia per l’indispensabile appoggio logistico e all’Amministrazione Comunale per il contributo alle spese sostenute.

  • Paolo Boscato – Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente 
  • Annamaria Ronchitelli - Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente, UR Preistoria e Antropologia 

Director

Team

  • Francesco Boschin - Unità di Ricerca di Preistoria e Antropologia - Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente – Università di Siena
  • Jacopo Crezzini- Unità di Ricerca Preistoria e Antropologia - Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente - Università degli Studi di Siena
  • Francesco Berna- Department of Archeology, Simon Fraser University, Burnaby, British Columbia
  • Annamaria Ronchitelli - Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente
  • Daniele Aureli - Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente, UR Preistoria e Antropologia
  • Filomena Ranaldo- Università degli Studi di Siena
  • Giulia Marciani- Università degli Studi di Ferrara
  • Vincenzo Spagnolo- Università degli Studi di Siena
  • Stefano Ricci- Unità di Ricerca Preistoria e Antropologia - Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente - Università degli Studi di Siena

Research Body

  • Università degli Studi di Siena

Funding Body

  • Amministrazione Comunale di Ginosa (TA)
  • Centro Studi sul Quaternario onlus

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