Summary (Italian)
Fra le città citate da Plinio il Vecchio nel III libro della Naturalis Historia, come centri indipendenti della Regio VIII (Aemilia) si annovera anche Tannetum.
Si tratta di una di quelle città che non sopravvissero alla crisi tardoantica e Tannetum scomparve totalmente, tanto che oggi è complesso stabilirne la precisa collocazione. Peraltro essa non rappresenta un caso isolato in regione, se pensiamo che delle 24 città citate dalla fonte menzionata, solamente 12 sopravvissero divenendo sede di diocesi.Gli unici dati a nostra disposizione per la collocazione del centro sono le fonti itinerarie.
Queste pongono la città concordemente fra le attuali Reggio Emilia e Parma, sulla via Emilia, rispettivamente a VIII miglia dalla prima e a X dalla seconda (un differente computo è fornito solo dalla Tabula Peutingeriana, ma la differenza è minima: VII miglia da Parma e XI da Reggio).
Ad una distanza compatibile con queste, sull’attuale percorso della via Emilia, si pone oggi S. Ilario d’Enza, ritenuto generalmente la sede dell’antica città.Tuttavia la situazione rimane complessa: a S. Ilario i dati archeologici sembrano evidenziare come il rinvenimento di gran lunga più testimoniato sia quello di sepolture.
Se queste, come pare, sono da attribuirsi ad età romana, Tannetum non può trovarsi in questa posizione. D’altra parte circa 1.5 km a nord di S. Ilario si trova ancora oggi la località di Taneto, toponimo che esplicitamente ricorda quello della città romana; tuttavia anche in questo caso i dati archeologici sono molto scarsi.A sud-ovest di Taneto si sono riscontrate alcune tracce in fotografie aeree che hanno suggerito verifiche attraverso sondaggi, perciò nel Settembre 2016 si è proceduto ad una breve campagna di ricerche archeologiche. Ad oggi, i riscontri non sono stati decisivi per localizzare definitivamente l’insediamento, tuttavia la campagna di ricerche ha confermato la presenza di stratigrafie di età romana in corrispondenza di alcune delle tracce da fotografia aerea (le UUSS più precisamente databili sembrerebbero potersi ricondurre alla prima età imperiale); anche altri sondaggi, in zone ove non risultavano tracce da foto aerea, hanno documentato livelli di età romana e dall’analisi complessiva dei materiali da scavo e da ricognizione si è potuta constatare una frequentazione dell’area dall’età repubblicana al III d.C.
A tali dati si aggiungono alcune indagini Georadar effettuate da Marco Camorani per l’istituto Cat-Geometri “Angelo Secchi”, in collaborazione con il Collegio dei Geometri di Reggio Emilia.
I risultati sembrerebbero indicare la presenza di una strada orientata nord-est/sud ovest, oltre che alcune discontinuità e anomalie in corrispondenza di tracce individuate in fotografia aerea.Alla prima campagna di scavo, per ora di estensione limitata, è stata associata anche un’attività di ricognizione che ha portato all’individuazione di altre aree di dispersione di materiali di età romana nelle immediate vicinanze dell’area dei saggi, ma anche, nelle vicinanze, una ampia dispersione di materiali della seconda età del ferro (IV/III a.C.) e di cultura celto-ligure.
Tale dato, se confermato da futuri sondaggi in programmazione, potrebbe risultare di particolare importanza, dato che Tannetum è ricordata da Polibio e Livio nel 218 a.C. come villaggio celtico.
- Paolo Storchi- Università Roma 1 La Sapienza 
Director
- Jesper Carlsen
- Luisa Migliorati - Sapienza Università Roma
Team
- Domenica Dininno- Università di Pisa
- Jane Hjarl Petersen- Syddansk Universitet
- Paolo Storchi- Sapienza Università di Roma
- Paola Cossentino- Università di Bologna
- Alessandro Vecchione- Sapienza Università di Roma
Research Body
- Sapienza Università di Roma
- Syddansk Universitet
Funding Body
- Associazione culturale Tannetum; B&B Arco Antico di Taneto
- Capelli service autocarrozzeria di Reggio Emilia
- Comune di Gattatico
- Comune di S. Ilario d’Enza
- Gruppo Archeologico val d’Enza