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Excavation

  • Castel di Mura
  • Monte Castello
  • Castrum de Muris
  • Italy
  • Tuscany
  • Province of Pistoia
  • San Marcello Piteglio

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel 2019 è stato completato lo scavo della cisterna (saggio 2/c.f. 3), interrotto nel 2018 per il rinvenimento di ordigni bellici; è proseguita l’indagine nel saggio 4 ed è stato aperto il nuovo saggio 7 lungo la cinta muraria del castello.
    Al di sotto degli strati interessati direttamente dall’allestimento e dall’occultamento di un deposito partigiano di armi della Seconda Guerra Mondiale, il completamento dello scavo della cisterna ha evidenziato un unico strato di riempimento (US 3067), disturbato anch’esso dagli usi bellici. Lo strato era costituito da argilla e humus, pietrisco e pietre anche lavorate, frammenti ceramici, elementi metallici e proiettili.

    Rimosso il riempimento, la cisterna è apparsa costituita da un unico vano a pianta rettangolare (circa 5,35 × 3,30 m) con copertura a botte (altezza massima 4,50 m). La cisterna era alimentata da acque meteoriche; nella precedente campagna erano già state individuate due bocchette di adduzione, aperte nella volta per immettere l’acqua, convogliata attraverso tubature in cotto, delle quali sono stati recuperati numerosi frammenti. Nei lati lunghi, in prossimità dell’imposta della volta, sono state rilevate cinque buche per lato per l’alloggiamento della centina. Il fondo del bacino è concavo, con al centro una depressione sub-circolare funzionale alla raccolta dei depositi della decantazione dell’acqua. La struttura è stata in parte scavata nel suolo arenaceo e in parte costruita con bozze di arenaria (visibili nelle lunette dei muri di testa) e con lastre legate con malta tenace e biancastra. All’interno, il fondo e le pareti, fino alla linea d’imposta della volta, sono coperti di intonaco rosato. All’esterno, la volta era stata livellata con una gettata di cementizio con inclusi calcarei e arenacei e con sfaldature di arenaria. Nella volta si apriva una botola probabilmente rettangolare della quale si conserva un solo lato originario.

    Le indagini nel saggio 4 hanno portato all’individuazione, nelle aree sud ed est, esterne alla torre (c.f. 1) di un piano pavimentale (US 115 ) sul quale sembrerebbe crollata la parete meridionale della torre stessa (USM 29).

    L’apertura del saggio 7 ha permesso di evidenziare una torretta avanzata (c.f. 4/amb. 1) a pianta poligonale, con parte di una probabile feritoia a ‘buco di serratura rovesciato’.

    I risultati delle indagini 2019 hanno portato a più puntuali definizioni topografiche e cronologiche del sito. I tratti occidentale e settentrionale della cinta muraria (c.f. 4) erano stati probabilmente allestiti a partire dalla base di una sorta di fossato o spianata esterna e presentavano un numero, ancora da precisare, di torrette avanzate. Infine, l’individuazione del piano pavimentale sul quale è crollata la parete meridionale della torre, permetterebbe, anche se in modo ancora preliminare, di collocarne l’abbattimento in un momento anteriore alla metà del XV secolo.

  • Cristina Taddei 

Director

  • Juan Antonio Quirós Castillo- Universidad del País Vasco, Departimento de Geografía, Prehistoria y Arqueología

Team

  • Barbara Serio
  • Simonetta Lupi

Research Body

  • Universidad del País Vasco, Departimento de Geografía, Prehistoria y Arqueología

Funding Body

  • Comune di San Marcello Piteglio
  • Valle Lune Associazione culturale ODV

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