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Excavation

  • Via delle Mura Portuensi
  • Roma, Trastevere
  • Regio XIV, Transtiberim
  • Italy
  • Lazio
  • Rome
  • Rome

Strumenti

Credits

  • La Banca Dati Italiana è frutto di una collaborazione tra:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Sommario (Italiano)

  • Nuovi dati per la ricostruzione del paesaggio urbano antico del quartiere Trastevere di Roma emergono dalla collaborazione tra la Facoltà di Ingegneria (Area di Geodesia e Geomatica, prof. Mattia Giovanni Crespi), la Facoltà di Scienze Umanistiche (Cattedra di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana, prof. Andrea Carandini) dell’Università “Sapienza” di Roma e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.

    La revisione delle indagini archeologiche intraprese nel 1997 dalla Soprintendenza nell’area compresa tra le attuali via Portuense, via delle Mura Portuensi e via Carcani (deposito ATAC) e i risultati del progetto di analisi e ricostruzione dei paesaggi urbani di Roma condotto sotto la direzione scientifica di A. Carandini, hanno portato a nuove acquisizioni. Per una profondità media di 1.50 m dal piano di calpestio moderno, il terreno è risultato completamente sconvolto e privo di strutture murarie in situ. Tale fatto può essere collegato sia ai lavori di costruzione del deposito ATAC, sia al cantiere delle vicine mura papali di Urbano VIII, sia alla presenza di un sepolcreto ebraico di epoca medievale. Al di sotto di tale livello ed alla profondità di circa 6 m, sono state rinvenute strutture murarie relative ad un complesso di horrea riferibile all’età di Settimio Severo (III secolo d.C.).

    Tali edifici a carattere commerciale conservavano resti di pavimentazioni in opus spicatum ed a mosaico bianco e nero. Parte delle strutture risultavano rielaborate a partire dal IV secolo d.C. per la sistemazione di un complesso termale, al quale appartenevano: un grande mosaico (100 m2 circa) bianco e nero, con scene di animali marini; un mosaico geometrico a colori (400 m2 circa); un ambiente (15 m2 circa) con vasca pavimentata a mosaico bianco e nero, foderata di lastre marmoree; un ambiente interpretabile come praefurnium. Tutti gli alzati apparivano fortemente danneggiati dagli interventi successivi che hanno interessato la zona, in particolare dal cantiere delle vicine mura papali di Urbano VIII, che ha comportato il riutilizzo della cortina laterizia antica. Nel 2004 l’Area di Geodesia e Geomatica della Facoltà di Ingegneria dell’Università “Sapienza” di Roma ha eseguito il rilievo GPS dell’area dello scavo (prima che venisse ricoperta), allo scopo di georeferenziarla e di permettere l’esatta collocazione delle strutture dal punto di vista spaziale. Sulla base dei nuovi dati, si vuole porre l’attenzione su un possibile riposizionamento dei frammenti della Forma Urbis marmorea relativi a tale zona del Trastevere, che non sembrano corrispondere alle strutture rinvenute. Dall’osservazione del modello 3D del frammento 34b si nota, inoltre, un foro di grappa che può suggerire un possibile spostamento di questo frammento (e del frammento 33a ad esso collegato) lungo il bordo di lastra piuttosto che nella posizione attuale. Tali osservazioni preliminari necessitano di ulteriori approfondimenti e ci si attendono maggiori chiarimenti dai successivi sviluppi della ricerca.

  • Fiorenzo Catalli 
  • Ulisse Fabiani 
  • Cristiano Mazzoni - Cooperativa Archeologia di Firenze 
  • Paola Pacchiarotti 

Direttore

  • Fiorenzo Catalli - Servizio Numismatico per il Territorio, Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

Team

  • Augusto Mazzoni - Dipartimento di Idraulica Trasporti e Strade, Area di Geodesia e Geomatica, Facoltà di Ingegneria, Università “Sapienza” di Roma
  • Ulisse Fabiani - Dipartimento di Idraulica Trasporti e Strade, Area di Geodesia e Geomatica, Facoltà di Ingegneria, Università “Sapienza” di Roma

Ente di ricerca

  • Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
  • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche dell’Antichità
  • Università “Sapienza” di Roma, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Idraulica Trasporti e Strade, Area di Geodesia e Geomatica

Ente finanziatore

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