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Excavation

  • Gabi
  • Tenuta di Castiglione e Pantano Borghese
  • Gabii
  • Italy
  • Lazio
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  • Rome

Strumenti

Credits

  • La Banca Dati Italiana è frutto di una collaborazione tra:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) e

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Sommario (Italiano)

  • Nel 2010 le indagine a Gabii si sono concentrate in due aree distinte: la maggiore posta a nord della moderna via Prenestina, di competenza della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, nella quale le è aperta una area di scavo estensivo; e un’altra posta a sud della Prenestina di competenza invece delle Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Lazio. Questa zona meridionale della città antica è oggi occupata da un campo di volo per aerei super leggeri. Nella maggiore area di scavo nel 2010 il lavoro è stato ripreso sui tre bacini stratigrafici la cui investigazione era iniziata nella campagna precedente.

    In settori, identificati rispettivamente come Area A, B e C, le evidenze portate alla luce continuano a fornire dati per le diverse fasi di vita della città di Gabii, e indicano il complesso processo di formazione dei depositi nei quali hanno avuto un ruolo significativo gli interventi di distruzione causati dal dilavamento dovuto agli agenti atmosferici e all’ erosione meccanica.
    L’Area A, la zona in cui nella scorsa campagna sono venute alla luce due sepolture infantili sub-geometriche relative a gruppi elitari (cfr. Becker-Nowlin, c.s.), ha continuato a fornire evidenze occupazionali che si incentrano intorno a una struttura di forma allungata, i cui limiti sono definiti da un sistema di canali tagliati direttamente nel banco di tufo sul fianco del cratere di Castiglione. Questi livelli di occupazione hanno restituito una sequenza di piani pavimentali realizzati in tufo sbriciolato e compattato.

    Nell’Area B, precedentemente identificata come area sepolcrale come dimostrato dalla presenza di 25 inumazioni di età imperiale, tra le quali spicca il grande sarcofago in piombo scavato nel 2009, si è messa in evidenza una struttura, con diverse fasi di occupazione e di probabile natura abitativa: sono state portati alla luce diversi vani tra i quali spicca un cortile pavimentato in tufo caratterizzato dalla presenza di pozzo tagliato nel banco tufaceo. I muri a blocchi dell’unità abitativa indicano che la sua prima fase sia da far risalire alla media età Repubblicana, malgrado i riusi e i cambiamenti subiti nei periodi successivi rendano la lettura delle evidenze alquanto complessa. La fase finale dell’edificio è attribuibile al tardo I secolo d.C. e cioè ad un momento immediatamente precedente alla drastica variazione d’uso dell’area che da abitativa viene trasformata in un’area cimiteriale. La presenza di fosse di coltivazione per alberi indica che tutto il paesaggio di questa zona subì notevoli cambiamenti da mettere forse in relazione con la contrazione della città in età imperiale lungo l’asse della antica via Prenestina.

    L’Area C, è delimita da due strade secondarie relative alle maglia urbana di Gabii, già messa in luce dalle prospezioni geofisiche condotte nel 2007 e nel 2008 (cfr. Becker et al.2009). Nell’isolato portato indagato è stato identificato un edifico con più fasi d’uso, di cui l’ultima sembra essere relativa ad una attività industriale, con ogni probabilità una fullonica. Le fasi precedenti sono comunque ben identificabili grazie alla presenza di muri a blocchi e di pavimenti in cocciopesto. Particolarmente interessante è il rinvenimento, sul limite occidentale di questo settore di scavo, di una tomba monumentale tagliata nel banco naturale nella quale era depositato un sarcofago monolitico in tufo, contenente lo scheletro di una donna di età adulta. All’interno del taglio per l’alloggiamento del sarcofago è stata ricavata una nicchia nella quale ha trovato posto una contemporanea sepoltura di un maschio adulto. La tomba monumentale appartiene ad una fase precedente all’impianto ortogonale della città, come dimostrato da strutture, identificate in prossimità della tomba, che sono state tagliate da una delle strade dell’impianto urbano, per il quale il terminus post quest è il V secolo a.C. La tomba stessa conferma questo dato cronologico essendo databile alla prima metà del V secolo, grazie ai frammenti ceramici rinvenuti nel suo riempimento. La presenza ,inoltre, di moltissimi reperti residuali nelle stessa area indicherebbe attività, e forse anche occupazione, di questa zona della città nell’età del Ferro.

    Le indagini delle tre aree brevemente descritte sopra, continueranno nel 2011.

    Nell’area a Sud della via Prenestina moderna, sono stati aperti due nuovi sondaggi con lo scopo di intercettare le strutture evidenziate dalle anomalie della magnetometria condotta nel 2008. I dati raccolti confermano che le anomalie lineari sono identificabili con strade dell’impanato quasi ortogonale che si estendeva all’interno di tutta l’area murata della città di Gabii.

Direttore

  • Anna Gallone - Gabii Project
  • Jeffrey A. Becker - Joukowsky Institute for Archaeology & the Ancient World, Brown University
  • Marcello Mogetta - University of Michigan
  • Nicola Terrenato - University of Michigan

Team

  • Kristina Killgrove - University of North Carolina at Chapel Hill
  • Laura Motta - University of Michigan
  • Charlene Murphy - University College London
  • Andrea Summers - University of Michigan
  • Andrew Johnston - Harvard University
  • Evelyn Adkins - University of Michigan
  • Ivan Cangemi - University of Michigan
  • J. Marilyn Evans - University of California, Berkeley
  • Jason Farr - University of Michigan
  • Laura Banducci - University of Michigan
  • Morgane Andrieu
  • Katherine Huntley - University of Leicester
  • Carlo Monda
  • Alessia Nava
  • Claudia Melisch
  • Jamie Sewell
  • Sabrina Zottis
  • Abigail Crawford - Boston University
  • Chiara Pilo
  • Hilary Becker - Davidson College
  • Aaron Chapnick - University at Buffalo – SUNY
  • Elizabeth C. Robinson - University of North Carolina at Chapel Hill
  • Jessica Nowlin - Brown University
  • Paolo Maranzana - King’s College London
  • Rachel S. Opitz - CNRS - Université de Franche-Comté

Ente di ricerca

  • The University of Michigan (Ann Arbor, Michigan, U.S.A.)

Ente finanziatore

  • Fiat/Chrysler Foundation
  • The Loeb Classical Library Foundation
  • The National Geographic Society
  • The University of Michigan (Provost’s office, Rackham Graduate School, The Kelsey Museum of Archaeology, the Department of Classical Studies)

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