Dal 1998 l’insula IX 8 di Pompei è il principale caso di studio di un progetto di ricerca longue durée dell’Università di Bologna, nel quadro del Programma Vesuviana (1997-): su una superficie di circa 2000 mq, una grande domus, con doppio atrio ed un peristilio, ed una serie di bottehe (e forse anche una schola) affacciate su via di Nola, con un probabile hospitium e il settore posteriore di un’altra abitazione, con pseudoperistilio, con ingresso dal vicolo ad ovest. Caratterizzato da un metodo di lavoro trandisciplinare e contestuale, il progetto si è dato come obiettivi la documentazione, lo studio e l’edizione scientifica dell’isolato, riportato alla luce fra 1879 e 1880 e ancora, nel 1998, inedito. Il recupero e la valorizzazione dei “vecchi scavi” hanno proceduto di pari passo con il rilievo e l’analisi archeometrica dell’evidenza materiale (strutture e rivestimenti) tuttora in situ e con le campagne di saggi stratigrafici (1999-2004). Questo approccio integrato ha consentito di rileggere non solo la storia edilizia e decorativa dell’insula, ma anche di restituire voce a componenti in precedenza non adeguatamente considerate o del tutto trascurate: in particolare, alla cultura materiale, così come recuperata negli sterri ottocenteschi, e alle iscrizioni parietali, che gettano nuova luce sui modi d’uso di quegli spazi e su tessuto sociale di cui facevano parte. Dopo le pubblicazioni monografiche dedicate alle indagini archeometriche (2007) e ai vecchi e nuovi scavi (2005, 2017), le prossime tappe del percorso editoriale saranno costituite dai volumi dedicati a spazi e decorazioni e agli scripta.