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Excavation

  • Castello di Cugnano
  • Monterotondo Marittimo
  •  
  • Italy
  • Tuscany
  • Provincia di Grosseto
  • Monterotondo Marittimo

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nel 2007 l’indagine archeologica presso il castello di Cugnano si è concentrata sullo scavo di tre aree distinte.

    Area 8000

    L’area è situata nella parte sud-ovest del sito, immediatamente all’interno della cinta muraria del castello, nei pressi della porta di accesso principale. Sono stati asportati i livelli della fase di abbandono dell’ambiente e parte degli strati di calpestio e di uso del piano terreno (fine XIV secolo). L’abbandono dell’edificio fu determinato da un incendio del quale sono rimaste tracce nei consistenti piani di legno carbonizzato, relativi ai solai del piano superiore ed ad almeno due chiusure in legno poste al piano terreno. Il materiale recuperato si mostrava vistosamente bruciato.

    Al di sotto degli abbandoni della fine del XIV secolo, si è rivelata una divisione in tre vani del piano terreno dell’edificio ed una complessa sequenza delle strutture murarie. Sul muro sud furono impostati l’ingresso al piano terra dell’edificio e un vano sopraelevato dotato di soglia e provvisto di scalini; al di sotto di tale finestra è stata ritrovata una delle due chiusure lignee, carbonizzate durante l’incendio.

    La tipologia dell’edificio, la sua forma allungata e la partizione interna del piano terreno potrebbero essere associate alla presenza di una bottega, unitamente al cospicuo rinvenimento di attrezzi in metallo. Il piano superiore invece sembra essere stato adibito ad abitazione, come hanno mostrato i reperti ceramici recuperati nei crolli dei solai in legno.

    Area 1500

    E’ stato asportato uno strato in appoggio alla cinta muraria ed al muro perimetrale della soprastante area 11.000, costituito da terra e scorie, numerosi blocchetti di arenaria, frammenti di pareti di forno e di mattoni, lastrine d’ardesia e coppi. Il materiale ceramico, comprendente frammenti di maiolica arcaica, brocche e boccali in acroma depurata, olle, testi e orcioli, ed un frammento di un’ansa con bolli a rosetta di produzione pisana, è databile alla fine del XIV secolo. Le scorie contenute nello strato sono state raccolte totalmente e saranno sottoposte ad analisi di laboratorio.

    Al di sotto di questo strato si trovava una struttura costituita da pietrame in calcare massiccio: una via di passaggio per i mezzi di trasporto destinati alla circolazione dei diversi prodotti relativi all’attività di produzione metallurgica. Queste attività si sono impostate su alcuni piani di lavoro che hanno reso riconoscibile una zona ad uso produttivo, attiva tra XII e XIII secolo.

    Area 9000

    L’area si trova al disotto del cassero e di uno dei palazzi dell’area sommitale (area 3000), sul versante rivolto verso le case del borgo. La rimozione dei crolli provenienti dal cassero soprastante ha messo in luce una stretta scalinata, inserita tra la roccia tagliata ed il lato esterno di un edificio adiacente, che conduce ad una porta di accesso al cassero. Questa viabilità sembra essere stata in uso in un periodo tardo del castello, databile al XIV secolo, in base ai rapporti esistenti tra le murature del palazzo e l’ingresso.

    Un assetto precedente questa sistemazione è costituito da una lunga muratura che chiudeva tutto il pianoro, scendendo nella parte del borgo, dove si è riusciti ad individuarla per un lungo tratto. Tale muratura, forse una cinta muraria, era collegata ad una struttura pertinente ai resti di una porta di accesso, completamente obliterata nel corso del XIII secolo, come hanno mostrato i reperti ceramici raccolti. I ritrovamenti aprono una nuova prospettiva per l’interpetazione di tutto il borgo sottostante, che poteva avere il suo limite originario, su questo versante, proprio in questo pianoro cinto da mura.

  • Francesca Grassi - Università degli Studi di Siena 
  • Jacopo Bruttini - Università degli Studi di Siena 

Director

  • Giovanna Bianchi - Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia dell’arte
  • Juan Antonio Quiros Castillo - Universidad Pàis Vasco

Team

  • Giuseppe Fichera - Università degli Studi di Siena

Research Body

  • Universidad del País Vasco (dir. J. Núñez)
  • Università degli Studi di Siena

Funding Body

Images

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