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Excavation

  • Castello di Cugnano
  • Monterotondo Marittimo
  •  
  • Italy
  • Tuscany
  • Provincia di Grosseto
  • Monterotondo Marittimo

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • Nei mesi di settembre e ottobre del 2009 si è svolta la settima campagna di scavo del Castello di Cugnano. Lo scavo ha interessato i depositi dell’area industriale già scavata parzialmente nel corso delle precedenti campagne; sono state aperte tre nuove aree in modo da ampliare l’area 1500 che aveva restituito consistenti deposti relativi alle attività produttive svolte all’interno del sito; è stata denominata area 13000 lo spazio compreso fra l’area 1500 e l’area 1300, area 14000 un quadrato di 6 mt. di lato posto ad ovest dell’area 1500, e area 11000 un ambiente rettangolare delimitato da murature all’interno del quale, nel corso della precedente campagna, era stato rimosso grazie all’ausilio di un mezzo meccanico lo spesso strato di crollo dei perimetrali.

    Dopo la rimozione dell’strato superficiale di humus, l’area 13000 si presentava composta da quattro ambienti delimitati da murature, tre di forma rettangolare addossati al tratto di cinta che delimita il castello e uno spazio aperto a sud degli ambienti delimitato in parte dal perimetrale nord dell’area 11000 e in parte dal limite di scavo. Sono stati scavati solamente due dei quattro ambienti ed in particolare l’ambiente I, di forma rettangolare posto immediatamente ad est dell’area 1500 e l’ambiente III, posto ad est dell’ambiente I. La stratigrafia scavata all’interno dei due ambienti è riferibile all’ultimo periodo di vita del castello databile fra la seconda metà del XIII secolo e la fine del XIV secolo, momento nel quale quest’area del sito è interessata dall’impianto di una discarica di scarti di produzione (scorie). In entrambi gli ambienti infatti è stata scavata una sequenza di tre livelli di scorie distinti fra di loro per la quantità di terra e per la pezzatura dei frammenti di scorie.
    Le scorie rinvenute all’interno degli strati sono state interamente raccolte e campionate al fine di procedere con analisi di laboratorio che ci permettano di acquisire dati circa le componenti chimiche degli scarti per poter ottenere informazioni sui differenti processi produttivi svolti all’interno del sito in questo periodo.

    La stratigrafia dell’area 14000 si presentava analoga a quella documentata per l’area 13000. Dopo la rimozione dello strato superficiale di humus infatti l’ambiente, che in questo caso era costituito da uno spazio aperto delimitato a nord dalla cinta muraria e a sud da un tratto di viabilità interna proseguimento del tratto già individuato nell’area 1500 nel corso delle precedenti campagne. All’interno di questo spazio sono stati scavati tre livelli di scorie analoghi per componenti a quelli scavati nell’area 13000 e a quelli già scavati nell’area 1500.

    Nell’area 11000 lo scavo ha interessato i piani di calpestio relativi all’ultima fase di vita dell’ambiente al di sotto dei quali sono comparse una serie di creste murarie relative ad uno o più edifici appartenenti ad una fase precedente. Sempre in questa campagna sono stati scavati gli strati di riempimento di una struttura di forma quadrangolare posta nell’angolo sud-ovest che conservava i resti di una cupola in laterizi di forma circolare che ha confronti stringenti con i forni da pane scavati nei siti di Rocca San Silvestro, Campiglia e Montemassi.

    Lo scavo ha interessato dunque i depositi dell’area industriale relativi alla discarica di scorie impiantata in quest’area nella seconda metà del XIII secolo e i depositi sempre riferibili a questa fase di un edificio all’interno del quale si svolgevano attività artigianali di vario tipo, in parte legate alla produzione di metallo monetabile e in parte legate alla produzione di derrate alimentari, come dimostra la presenza del forno da pane.

  • Jacopo Bruttini - Università degli Studi di Siena 
  • Francesca Grassi - Università degli Studi di Siena 

Director

  • Giovanna Bianchi - Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia dell’arte
  • Juan Antonio Quiros Castillo - Universidad Pàis Vasco

Team

  • Giuseppe Fichera - Università degli Studi di Siena

Research Body

  • Universidad del País Vasco (dir. J. Núñez)

Funding Body

  • Università degli Studi di Siena

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