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Excavation

  • Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto Cimbergo Paspardo
  • Foppe di Nadro
  •  
  • Italy
  • Lombardy
  • Province of Brescia
  • Paspardo

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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • FdN – Roccia 48 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.048)

    Superficie affiorante dal terreno, pressoché piana, interessata da importanti fratture trasversali e da una zona degradata nella porzione sud-occidentale. Si conservano 70 figure, di cui 38 realizzate a martellina e un importante concentrazione di 32 figure filiformi. Una prima fase vede l’esecuzione di un orante schematico femminile, alcune coppelle e due figure topografiche irregolari interamente campite, tipologia presente anche sulla adiacente r. 25; durante l’età del Ferro vengono eseguite alcune figure a martellina (7 sono le figure definibili, tra cui un armato, una impronta di piede, una ruota raggiata e una figura di costruzione doppia). È interessante in particolare la figura della ruota a doppio giro di raggi, che ha confronti con incisioni presenti a Naquane a soprattutto a Paspardo (Dos Sottolaiolo). Come ultima fase, non chiaramente collocabile dal punto di vista cronologico, sono state eseguite le incisioni “filiformi”, per lo più linee, reticoli e alcuni cerchi a compasso

    FdN – Roccia 49 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.049)

    È una superficie con accentuata pendenza, ubicata alla base della scarpata che chiude a Est la radura dei “Pra’ de Naquane”. Individuata e georeferenziata sebbene fosse coperta da infestanti (rovi), è stata accuratamente ripulita e resa visibile. La superficie presenta una rete di fratture profonde, che determinano anche il distacco di numerosi blocchi e la conseguente perdita di parti istoriate; le incisioni si concentrano nelle fasce medio-alte del pannello. Sono state documentate 78 figure, di cui: 2 oranti schematici a grandi mani (prima fase incisoria); 1 figura di ascia, avvicinabile al tipo Desor-Robbio (tra età del Bronzo Antico e Medio); 6 cani, 8 armati in duello e simboli (dischi e un quadrangolo) dell’età del Bronzo tarda- prima età del Ferro; una impronta di piede e due antropomorfi delle media e tarda età del Ferro. Alcune profonde coppelle allineate sembrano pertinenti alla fase dell’età del Bronzo tardo. La superficie è inedita.

    FdN – Roccia 61 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.061)

    Masso di frana a forma di parallelepipedo, immediatamente a sud-ovest della r. 29. La superficie è molto danneggiata dagli agenti naturali e atmosferici (licheni, muschi, azione termoclastica); verso sud e nord i margini sono profondamente fratturati. Le incisioni sono visibili nella porzione orizzontale superiore della superficie. Sono state rilevate 54 figure, di cui 21 coppelle (profonde e correlate tra loro ma non disposte a modulo), 7 figure topografiche interamente campite, una ascia con lama di forma subtrapezoidale allungata, spalla dritta, larga e marcata, lati dritti e divergenti verso il taglio. Si suggerisce un confronto con asce ad alette di tipo S. Francesco e tipo Toscanella datate tra il VII e VI a.C. Confronti sono a Foppe di Nadro r. 34, r. 85 e Campanine di Cimbergo r. 16E.

    FdN – Roccia 85 (BS.CETO.FOPPEDINADRO.085)

    Si segnala infine la nuova superficie n. 85, rinvenuta durante i lavori di ripulitura in prossimità della r. 61. La superficie era coperta di uno strato abbastanza leggero di terriccio e fogliame. La morfologia è piuttosto articolata, con parti in pendenza e un profondo gradino formatosi già in antico per un importante distacco. Le incisioni, in buono stato di conservazione, sono disperse sulle porzioni oblique della superficie, mentre una importante composizione topografica occupa sia l’area in pendenza che l’area orizzontale del gradino. Sono state rilevate 45 figure, di cui 25 elementi topografici, realizzati anche in modo assai regolare e con confronti sulla vicina r. 24C; un piccolo pugnale dell’età del Rame e una ascia a lama subtrapezoidale, spalla dritta, larga e marcata, lati dritti. Come per il reperto della r. 61, si suggerisce un confronto con asce ad alette di tipo S. Francesco e tipo Toscanella datate tra il VII e VI a.C. Confronti iconografici sono a Foppe di Nadro r. 34, r. 61 e a Campanine di Cimbergo r. 16E.

    Per tutte le superfici sono stati eseguiti: il rilevamento integrale delle incisioni, la documentazione fotografica, la digitalizzazione dei fogli di rilievo, la documentazione fotografica per il fotomosaico; la nuova superficie r. 85 è stata anche georeferenziata e lo shapefile inviato alla Soprintendenza per l’inserimento nel piano di monitoraggio.

  • Silvana Gavaldo - Centro Camuno Di Studi Preistorici 
  • Cristina Gastaldi - Centro Camuno di Studi Preistorici  
  • Paolo Medici - Centro Camuno di Studi Preistorici 

Director

  • Emmanuel Anati, Centro Camuno di Studi Preistorici

Team

  • Tiziana Cittadini - Centro Camuno di Studi Preistorici
  • Valeria Damioli
  • Cristina Gastaldi- Centro Camuno di Studi Preistorici
  • Paolo Medici- Centro Camuno di Studi Preistorici
  • Silvana Gavaldo– Centro Camuno di Studi Preistorici
  • Alessandro Barbieri, Alessandro Cerri, Rosina Irene Chiurazzi Morales, Ani Danielyan, Silvia Gaudenzi, Ana Marulanda Rios, Davide Secchi

Research Body

  • Centro Camuno di Studi Preistorici

Funding Body

  • Centro Camuno di Studi Preistorici

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