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Credits

  • The Italian Database is the result of a collaboration between:

    MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici),

    ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) and

    AIAC (Associazione Internazionale di Archeologia Classica).

  • AIAC_logo logo

Summary (Italian)

  • L’area risulta occupata sino agli ultimi decenni del IV secolo a.C. da nuclei abitativi sparsi, alternati a tombe e a spazi vuoti. Della fase di IV secolo a.C. si sono individuate e scavate tombe a fossa e a semicamera, monosome. Si segnala all’interno di una tomba una coppetta a vernice nera, con alfabetario di tipo arcaizzante graffito sul fondo. Alla stessa fase è pertinente una fossa di scarico, con terreno cineroso mescolato a frammenti di ceramica a vernice nera, a figure rosse (owl-skyphos) e a decorazione vegetale, oltre a vasi integri (epichysis, kylix sovraddipinta), probabilmente pertinenti a resti di sacrifici celebrati nell’area di necropoli.
    Dopo la presa di Lavello-Forentum da parte dei Romani, al precedente abitato sparso si sostituisce sulla collina di Gravetta uno stanziamento di limitata estensione. Alla necropoli è riservata la zona in contrada Carrozze, con l’uso ormai generalizzato delle tombe a camera ipogee a carattere familiare.
    Tra i rinvenimenti nelle sepolture più antiche (fine IV-inizi III secolo a.C.) si segnala una statuetta femminile seduta con polos e velo, che reca una patera e una colomba e uno stamnos miniaturistico con coperchio decorato nello stile di Gnathia. Ad un periodo più recente (post metà III secolo a.C.) è riferibile una tomba a camera con dromos. Alle due deposizioni rinvenute sono pertinenti servizi di ceramica listata C (askoi, brocche, vasi situliformi, askoi ornitomorfi), unguentari, ollette miniaturistiche, uno specchio in bronzo, strigili in ferro, statuette ellenistiche, tra cui una tanagrina e un attore comico. Uno dei defunti recava sul capo una corona di cinque rosette in oro con tracce di colore rosso, oltre ad uno splendido thymiaterion, con evidenti tracce di bruciato nella coppetta, una statuetta di figura sdraiata su kline, uno specchio in bronzo, uno strigile in ferro e una serie di rocchetti fittili. (Maria Luisa Nava)

Director

Team

  • Beniamino Formicola
  • Alfonsina Russo - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata

Research Body

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